Anna Maria Boniello. Capri – Si è scatenato sull’isola un dibattito che sicuramente sarà il tormentone dell’estate. L’isola azzurra è ancora chic o è diventata volgare omologandosi alle altre località vacanziere in voga al momento? L’isola che per oltre un secolo ha dettato stili e tendenze creando addirittura la definizione dello “Stile Capri”, due parole che racchiudevano oltre un modo di vestire, anche quello dei comportamenti e del bon-ton. Un modo di essere che non era né bigotto né volgare, che includeva personaggi eccentrici, dandy, intellettuali, artigiani, poeti, artisti e scapigliati, nobili e aristocratici e squattrinati bohemien dall’eleganza sui generis. E sul tema se esiste ancora questo mondo se ne discuteva ieri in piazzetta a partire dallo stilista di alta moda e pret a porter che riesce sempre però a farsi notare per il suo vestire sobrio e minimalista. Ieri al Bar Caso, Rocco Barocco, che esibiva un look total black, con un bermuda in seta cruda e la classica polo e occhiali in tinta e infradito, prima di andare al mare sul tradizionale gozzo in legno, intervenendo nel dibattito ha sottolineato che “Capri è di per sé elegante ed è la stessa isola che ti impone il suo stile, basta sfuggire alle regole che impongono a tutti le stesse cose, e creare per sé stessi una propria linea personale, adatta a te, E questo ti evita di diventare cafone”. Che Capri è sempre chic lo dice anche Francesca Settanni de La Parisienne. Cento e più anni di boutique in piazzetta dove impera il buon gusto e lo stile Capri. Francesca con sua madre Adriana e sua sorella Luciana, con la boutique la Parisienne dettano, da oltre cento anni, quando la nonna aprì i battenti in quell’angolo del salotto di Capri, eleganza con la loro linea Capri. “Abbiamo una clientela internazionale – spiega Francesca – che vuole portare a casa cose diverse che si differenzino della globalizzazione delle modo. La novità di quest’anno sono i grandi rotoli di stoffa che abbiamo messo in un angolo della nostra boutique, dove le nostre clienti possono scegliere personalmente colori e tessuti che facciamo confezionare per loro in un giorno. Questa è la riscoperta dell’antica arte sartoriale, che da sempre caratterizza Capri.” E sul dibattito se Capri è elegante o cafona, mentre gusta una granita al Bar Caso, interviene l’icona Peppino di Capri con una lapidaria frase: “Nessuna delle due, l’isola sa accogliere con dovuta distanza anche quei personaggi che vogliamo benevolmente definire stravaganti” E l’arbiter elegantiarum per antonomasia, Mariano Rubinacci, entra nel vivo della discussione e afferma che “Capri è elegante di per sé, sempre. Lo è stata e lo è ancora oggi, e poi – continua uno dei leader dell’alta sartoria – i frequentatori dell’isola non si possono frenare, però alcune cose si possono vietare, e possono essere fatti rispettare i divieti che già ci sono. Per essere eleganti bastano poi poche cose, l’abito adatto, nel momento adatto e nel posto adatto. E questa è stata sempre l’eleganza che ha imperato sull’isola. A Capri poi – continua Rubinacci – l’eleganza è abbinata alla semplicità. Basta avere un pantalone a righe, una camicia in lino, un paio di buoni mocassini per essere sempre al top dell’eleganza. Il bon ton invece è sinonimo di buona educazione e quindi basta evitare ambienti dove puoi incontrare persone maleducate.” Renata Boccanelli, tra le frequentatrici storiche di Capri, che ha visto ospiti a casa di sua madre e suo padre, primo importatore generale della Mercedes in Italia: da Valentino Garavani a Tirelli, ai Marzotto dice che “l’isola cambia nei finesettimana, ma basta evitare le strade della movida notturna e restare sui terrazzi di casa, così come fanno tante amiche che anno casa sull’isola, dai Borghese ai Sirignano e vivere una Capri diversa, che esiste ancora, e tra questi tanti intellettuali, artisti anche famosi come Christian de Sica che ai clamori delle strade del gossip preferiscono la quiete di casa propria.”