Anna Maria Boniello. Capri – Pauroso incidente ieri mattina nel porto commerciale di Capri, quando, poco prima di mezzogiorno, un aliscafo in manovra, il Don Paolo, a causa di un blocco al sistema dei comandi è entrato in collisione con il Grecale, la motonave del gruppo motoscafisti che effettua il giro dell’isola e piccoli transfer in terraferma, a bordo della quale, fortunatamente, c’era solo l’equipaggio, composto da tre persone, che fortunatamente si trovava nella zona di poppa. Sul Don Paolo, un monocarena dell’Alilauro-Gruson, che effettua servizio di linea tra Sorrento, Capri ed Ischia, invece si trovavano solamente venticinque passeggeri che erano partiti da Ischia con meta Capri per la gita giornaliera. L’incidente, al quale hanno assistito da terra centinaia di persone, tra turisti che arrivavano da altre località, abitanti di Marina Grande e componenti del gruppo motoscafisti, ha avuto diverse analogie con quello che vide, il 26 Giugno del 2001, quasi esattamente undici anni orsono, il traghetto veloce della Caremar, che a causa di un blocco ai comandi, rischiò di finire contro la banchina, e solo per un’ abile manovra del comandante, invece andò ad adagiarsi sullo scivolo delle piccole imbarcazioni della Grotta Azzurra. Anche in quel caso, come ieri mattina, non ci fu nessun ferito, solo un grosso spavento, come ieri, anche se il Grecale ha riportato danni notevoli allo scafo nella zona di prua che è stata completamente divelta, e diverse ammaccature lungo i lati delle fiancate. Le cause che hanno determinato l’incidente, secondo le prime ricostruzioni fatte sia dagli uomini della Capitaneria di Porto, immediatamente accorsi, sia dall’ingegnere del RINA, ad un improvviso calo di pressione che ha portato al blocco dei sistemi di comando in plancia. Il comandante, che stava effettuando la manovra di ormeggio, a velocità ridotta così come previsto all’interno dei porti, non è riuscito a mantenere la rotta verso l’ormeggio assegnato, al numero 5, quasi a metà della banchina dello scalo marittimo di Capri, e si è trovato con lo scafo che andava in direzione dell’ormeggio dei motoscafisti della Grotta Azzurra. L’impatto quindi con il Grecale è stato inevitabile, anche se le conseguenze sono state ridotte perché il comandante è ricorso al sistema di emergenza, che consente la manovra manuale dei comandi. La scena che veniva seguita da terra, ha fatto immediatamente entrare in funzione tutte le procedure di emergenza, mentre il Comandante della Circomare, il Tenente di Vascello Alessandro Sarro, che dirige l’Ufficio Circondariale Marittimo di Capri, ha fatto accompagnare dalle motovedette il Don Paolo verso il molo 13, dove sono sbarcati i passeggeri, ed avviate dai marinai le prime ricostruzione dell’accaduto, che poteva avere conseguenze ben peggiori. Il Comandante Sarro, dopo aver raccolto le prime dichiarazioni dell’equipaggio e del Comandante ha allertato il Registro Italiano Navale di Napoli, che ha inviato immediatamente sull’isola gli esperti, mentre lo scafo rimaneva a disposizione onde effettuare tutti i controlli. Al termine di un lungo pomeriggio di verifiche, di prove in mare ed in porto, e l’ispezione e manutenzione ai sistemi di comando, l’ingegnere responsabile ha rilasciato le certificazioni di sicurezza e poco dopo le cinque del pomeriggio di ieri, il Don Paolo ha ripreso la sua navigazione per Ischia, senza passeggeri a bordo, e stamane, munito di tutti i permessi riprenderà servizio effettuando tutte le corse previste nella scaletta oraria fra Ischia, Capri e Sorrento. L’incidente di ieri va ad aggiungersi all’elenco di quelli accaduti precedentemente nello specchio d’acqua di Marina Grande, e che oltre quello del 2001, è stato teatro di altri episodi avvenuti nel 2004, con un traghetto in ormeggio che urtò con il portellone il distributore di benzina situato sul molo della banchinella, travolgendolo nella sua corsa, nel 2009 un aliscafo ad idrogetto, a causa della potenza del motore fece rovesciare due gozzi., e nel 2010, l’ultimo caso con un aliscafo che finì contro la barriera frangiflutti del porto turistico, sempre per un black out ai comandi.