Fonte: Metropolis
Abusivismo edilizio e depistaggio, condannati l’ex dirigente dell’ufficio tecnico del Comune di Capri, un imprenditore edile e l’imprenditore Silvero Paone, della famiglia titolare del brand di moda Kiton. Le condanne sono state emesse ieri dal giudice monocratico della prima sezione penale del tribunale di Napoli, Antonia Napolitano Tafuri, per una vicenda che risale al 2018. L’architetto Massimo Stroscio, ex dirigente del Comune, ha incassato 3 anni e 4 mesi. Per l’imprenditore edile Biagio Gargiulo e Silvero Paone, la condanna è invece di 4 anni. La sentenza, giunta dopo una lunga camera di consiglio, ha accolto quasi totalmente le richieste che erano state avanzate dal pm Maria Carolina De Pasquale nell’udienza del 26 gennaio. Il pm in quell’occasione aveva contestato ai tre imputati una serie di reati: dagli abusi edilizi al concorso in frode processuale e depistaggio, chiedendo per il tecnico comunale 6 anni di reclusione e 4 anni per l’imprenditore edile e Paone proprietario dell’immobile teatro degli abusi. Nell’udienza di ieri il giudice Tafuri dopo aver ascoltato le parti, e preso atto di tutta la documentazione acquisita durante una lunga e approfondita indagine avviata dai Carabinieri della stazione di Capri sul fronte dell’abusivismo edilizio, ha emesso sentenza di condanna in concorso per tutti e tre gli imputati. A loro carico anche il pagamento delle spese processuali e la misura dell’interdizione dai pubblici uffici. Il comune di Capri, difeso da Luciano Fotios Meletopoulos, che si era costituito parte civile, ha visto accogliere tutte le richieste tra cui un risarcimento del danno arrecato da liquidarsi con una provvisionale di 25mila euro oltre a spese per la costituzione di parte civile per 3mila euro.