Anna Maria Boniello. Capri – Mancano quarantotto ore all’ ultimatum che la Procura della Repubblica ha dato alla Sippic, la società che produce e distribuisce l’energia elettrica sull’isola di Capri. Con una comunicazione firmata dal Procuratore Generale di Napoli Giandomenico Lepore, dall’Aggiunto Aldo De Chiara, e dal Pubblico Ministero Federico Bisceglia, i Magistrati, lo scorso mese di giugno hanno informato il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, al Ministro Per lo Sviluppo Economico Paolo Romani, e all’Ambiente Stefania Prestigiacomo, al Prefetto di Napoli Andrea De Martino ed al Capo della Protezione Civile Franco Gabrielli, che entro il 15 Luglio avrebbero presentato richiesta al Gip di sospendere le attività della centrale. Una spada di Damocle che pende sull’isola sin dal 23 Giugno e che ha fatto sollevare numerose perplessità da parte degli imprenditori turistici e delle istituzioni. L’ultima nota in ordine di tempo dopo quelle di Capri Excellence e di Federalberghi è arrivata dalla Confcommercio di Capri, attraverso una lettera preoccupata che il presidente dell’Ascom Beppe Massa ha inviato a Franco Cerrotta, Sindaco di Anacapri e Ciro Lembo Sindaco di Capri. Un lungo e dettagliato documento in cui il Presidente di Confcommercio Capri esprime tutto il suo disappunto per il rischio black out annunciato dai Magistrati che potrebbe mettere a repentaglio l’intera economia dell’isola che è già è gravata da una serie di problemi, ma anche per la preoccupazione che serpeggia tra la cittadinanza. Nella nota, in conclusione del suo documento, Beppe Massa nel fare la cronistoria di una vicenda che va avanti da troppi anni e che secondo Massa è arrivata ad un punto di non ritorno, auspica che le istituzioni, unitamente ai rappresentanti della politica locale, e le forze imprenditoriali “facciano quadrato per affrontare con serena e convinta determinazione un argomento di così scottante interesse per la collettività, in tutte le sedi competenti. E intanto in questi giorni di vigilia della data del diktat della Procura, si sono avute una serie di verifiche da parte della Commissione inviata dai Ministeri interessati, Ambiente, Infrastrutture e Riforme Istituzionali, alla presenza del Commissario Straordinario Dott. Nando Pasquali, che ha verificato se i lavori di adeguamento e ristrutturazione fossero stati ultimati. Lavori che secondo una nota inviata dalla Sippic a tutti gli enti interessati sarebbero stati effettuati, così come disposto dalla Procura. A conferma di ciò il Presidente della Sippic Ettore De Nardo ha inviato a tutti gli attori della vicenda una nutrita documentazione nella quale attesta che le violazioni contestate erano già state eliminate nel pieno rispetto dei tempi indicati. La parola passa quindi ai Magistrati e tecnici che dovranno attestare quanto dichiarato dalla società e se siano stati ottemperati tutti gli adempimenti che avevano portato la Procura a disporre il sequestro della centrale nel 2009 ed il Ministero a nominare il Commissario Straordinario nella persona di Nando Pasquali con lo scopo di monitorare la situazione della centrale di Marina Grande da tempo al centro di polemiche per paventati problemi di inquinamento ambientale ed acustico.