Teodorico Boniello. Capri – Tassa di sbarco in sostituzione della tassa di soggiorno. E’ questo l’obiettivo dell’emendamento che l’Ancim, l’associazione che raggruppa i comuni delle isole minori, tra i quali molti presenti nel golfo di Napoli, ha presentato in Senato nell’ambito dell’ approvazione del Decreto sulle disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria che sarà discussa dal Senato entro il 2 Agosto. Per dare più impulso alla proposta dell’associazione che raggruppa i comuni delle isole minori, il Sindaco di Capri Ciro Lembo lunedì mattina ha trasmesso l’emendamento a tutti i senatori di zona che frequentano Capri : Raffaele Lauro, Riccardo Villari, Diana De Feo e Maria Fortuna Incostante. Entro i primi giorni di Agosto, scadenza fissata per la conversione in legge della Finanziaria, se l’emendamento verrà inserito, potrebbe quindi verificarsi una svolta importante che andrebbe a rimpinguare le casse dei Comuni delle piccole isole che sono costretti a sostenere spese elevate a causa dell’impatto sul territorio dovuto ai flussi turistici giornalieri. La proposta di varare la tassa di sbarco a Capri è partita già dal 2009, quando il Consiglio Comunale approvò all’unanimità la relazione dell’Assessore al Bilancio Salvatore Ciuccio che individuò nell’istituzione della tassa di sbarco la panacea ad una serie di problemi dovuti proprio alla grande affluenza dei turisti, che nelle piccole isole provocano un aumento a dismisura sulle spese di pulizia del territorio, la raccolta dei rifiuti, la differenziata, sull’incremento di vigilanza che porta ad assumere vigili urbani stagionali, sul decoro urbano. Tutte voci che il bilancio del Comune di Capri non riesce più a sostenere, e che invece con l’istituzione della tassa di sbarco, fissata fra un euro ed un euro e cinquanta, sarebbe in grado di fronteggiare. Ed a entrare nel dettaglio della proposta che è stata recepita totalmente dall’ANcim è proprio l’Assessore al Bilancio del Comune di Capri che spiega “Si tratta di un’alternativa all’imposta di soggiorno già prevista dalla legge sul federalismo municipale e si ritiene più idonea per le piccole isole in quanto viene favorito il turismo stanziale.
Con l’introduzione della tassa di sbarco i turisti giornalieri pagheranno per i servizi a loro somministrati dal comune. E’ giusta in quanto non la pagheranno i residenti né i pendolari lavoratori e studenti né chi a Capri già paga l’ICI e la tassa sulla spazzatura.
La tassa che noi riteniamo equa è quella di un euro su ogni biglietto per chi arriva, e non va ad incidere assolutamente sulla manovra finanziaria in fase di discussione al Senato e quindi potrebbe essere approvata senza difficoltà. Le entrate” conclude l’Assessore al Bilancio “sarebbero destinate solo agli interventi in materia di turismo insieme al recupero di beni culturali ed ambientali ed a tutti quei servizi pubblici locali aggiuntivi a quelli che normalmente sono destinati agli isolani residenti.”