Anna Maria Boniello. Capri – I tagli dovuti alla crisi economica sono arrivati a colpire persino uno dei più bei siti archeologici dell’isola, Villa Jovis, la dimora dell’Imperatore Tiberio, che a causa della riduzione del personale resterà chiusa due giorni di seguito durante la settimana con la riduzione anche dell’orario di visita. A comunicare la decisione alla Commissione dei due comuni, nata per gestire le biglietterie di Villa Jovis e Grotta Azzurra, è stata lo stesso Sovrintendente Elena Cinquantaquattro che dirige gli uffici di Napoli e Pompei. In una stringata nota di poche righe, il sovrintendente fa presente ai comuni che a partire da oggi 1 Ottobre fino al mese di Marzo gli orari di visita di uno dei più bei siti monumentali di Capri è ridotto a dalle 10 alle 16 del pomeriggio, in sostituzione dei precedenti che fissavano l’orario dalle 9 all’imbrunire. Dal 1 Aprile gli orari cambieranno, sempre mantenendo un’ apertura di sei ore : chi vorrà visitare villa Jovis può spaziare dalle 11 del mattino alle 17. Un colpo gravissimo inferto ai turisti e vacanzieri che amano visitare oltre la piazzetta ed i luoghi della mondanità anche le bellezze storiche di cui l’isola è piena. La carenza di personale infatti ha già colpito Villa Damecuta ad Anacapri, che ormai si presenta con cancelli chiusi da oltre una settimana. Nessuna restrizione di orari né limitazione del personale è stata prevista per la Grotta Azzurra, il sito monumentale archeologico più visitato dell’isola, per visitare la quale si versano alla Sovrintendenza quattro euro a persona, a cui vanno aggiunti 12 euro per il motoscafo che da Marina Grande conduce alla grotta, e 8 euro e 50 per essere traghettati all’interno dai battellieri. Ventiquattro euro e cinquanta per tuffarsi nel mito, mentre chi vuole visitare Villa Jovis paga solo due euro. Una cifra irrisoria se si pensa che per accedere ai Giardini di Augusto il comune quest’anno ha istituito il biglietto di un euro a persona per godere il panorama dalla terrazza, e quindi, volendo, per evitare la restrizione dell’orario di apertura al pubblico e la cancellazione dei due giorni di visita si potrebbe sicuramente fare fronte varando un biglietto più remunerativo ed istituirne uno anche per l’ingresso a Damecuta, visto che a quel sito si può accedere totalmente gratis. Intanto Villa Jovis, o Villa di Giove, da dove Tiberio Claudio Nerone governava l’impero, che già soffre di mali antichi per una scarsa manutenzione per due giorni a settimana dovrà essere cancellata dagli itinerari di un turismo colto ed alternativo.