Fonte: Metropolis
di Marco Milano
MARANO DI NAPOLI – La pace attraverso gli insegnamenti di Gandhi e poi un appello ai giovani “diffidate da chi parla di voi ma non parla con voi”. Don Luigi Ciotti ha aperto la giornata inaugurale della ventiseiesima edizione del Marano Spot Ragazzi Festival con un intervento da lectio magistralis, e sottolineando, per la stretta attualità, che “la guerra porta povertà e la povertà porta guerra”. Parole appassionate del fondatore di “Libera”, associazione partner da sempre del Marano Spot Ragazzi Festival, che hanno emozionato la platea di giovanissimi intervenuti alla prima giornata del festival internazionale del cinema e della comunicazione sociale dei ragazzi, con la direzione artistica di Rosario D’Uonno, realizzato dall’Associazione Marano Ragazzi Spot Festival in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania e il Consorzio Scuole Città di Marano. A portare i saluti del direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania, Ettore Acerra, è stato il referente della legalità dell’Ufficio III dell’Usr Benigno Casale che si è fatto portavoce del direttore generale dell’importanza che riveste il festival dando voce ai giovani, alle scuole e al loro impegno. Un messaggio di benvenuto al festival è stato dedicato anche dalla dirigente dell’Ufficio III dell’Usr Anna Maria Di Nocera. “Il Marano Ragazzi Spot Festival è molto più di un percorso sulla legalità – ha detto Anna Maria Di Nocera – è un progetto complesso, che coinvolge le scuole di un ampio territorio e si colloca in un’ottica di reale prevenzione, promuovendo fondamentali competenze trasversali che danno senso al futuro delle nuove generazioni. Ho avuto modo di conoscerne sul campo le azioni e l’organizzazione, negli anni 1999/2000 e 2000/2001, da Dirigente scolastica dell’IC Darmon di Marano. Quello che desidero evidenziare del progetto, oltreché la valenza formativa, è il protagonismo degli studenti, chiamati ad esprimere le proprie potenzialità creative, ad esercitare la libertà e la responsabilità, a sperimentare forme di convivenza civile che danno spazio a tutti, nel rispetto reciproco delle regole della nostra società. Un grande apprezzamento va al lavoro svolto dai Dirigenti scolastici e dai Docenti che ricercano e valorizzano contenuti e strategie, strumenti espressivi e di comunicazione, per realizzare processi efficaci, tali da mettere insieme innovazione metodologica e tenuta dei valori, dei significati e degli spazi di cittadinanza attiva”.