Teodorico Boniello. Capri – E’ durata poche ore l’udienza che ieri pomeriggio ha riportato alla luce il caso dei lavori abusivi a Villa Caprile ad Anacapri. La residenza estiva di Luca Cordero di Montezemolo che risulta intestata alla società Fisvi, che vede in qualità di amministratore Francesco Saverio Grazioli, che è stato imputato, insieme al Presidente della Ferrari per abusi edilizi fatti nel corso della ristrutturazione della storica dimora che venne costruita dall’importante architetto caprese Roberto Adinolfi, che la abitò fino alla sua morte. L’accusa che viene rivolta all’amministratore ed a Montezemolo risale al 2009 e riguarda l’ampliamento di un vecchio rudere che venne trasformato in dependance per gli ospiti, ed un’autorimessa semi interrata che venne destinata ad abitazione per il custode.
A seguito dell’intervento del nucleo antiabusivismo della polizia che pose i sigilli alle opere abusive, la società proprietaria provvide a demolire le opere abusive. Intanto però la giustizia ha fatto il suo corso e la Procura della Repubblica aprì un fascicolo affidando le indagini al pubblico Ministero Milena Cortigiano che si sono concluse con il rinvio a giudizio per i due personaggi che sono stati ritenuti colpevoli di reati ambientali e falso, Montezemolo in quanto utilizzatore della villa e Grazioli effettivo
Ieri nella sede del Tribunale caprese il giudice monocratico Alessandra Cataldi non erano presenti i due imputati ma solo gli avvocati Alfonso Furgiuele e Sante Ricci. Nel corso della seduta è sfilata una dei testimoni della difesa, l’architetto Rossella Ragazzini di Roma, progettista e direttore dei lavori effettuati a Villa Caprile, per i quali la stessa aveva già chiesto e ottenuto lo scorso anno il patteggiamento a 12 mesi pena sospesa, così come l’amministratore dell’impresa esecutrice, Francesco Di Sarno (10 mesi). Le condizioni meteo-marine avverse, che hanno determinato la soppressione di alcune corse di linee veloci, hanno imposto un’interruzione anticipata dell’udienza: era prevista infatti l’escussione di un’altra teste che verrà sentita nella prossima seduta. Processo rinviato al 7 maggio prossimo, per le conclusioni e per la sentenza.