Fonte: Il Mattino.it
«The Tempest» è un video ologramma realizzato da Michelangelo Bastiani, composto da una bottiglia artigianale in vetro soffiato, al cui interno viene riprodotta una vorticosa e scenografica tempesta. L’artista mette al centro della sua indagine la maestà della natura e, grazie all’uso delle tecnologie più avanzate, rende l’immagine video, per sua natura bidimensionale, volumetrica e realistica. Il vetro è il tramite di cui si serve per mettere in comunicazione reale e virtuale: la tangibilità di un oggetto di uso comune e l’immaterialità del video. Giocando coi movimenti dell’acqua, Bastiani riesce a racchiudere l’ologramma in esatta proporzione alle forme della bottiglia, creando un singolare effetto ottico tale da farci percepire l’opera come un unicum. Un fenomeno percettivo spiegabile attraverso alcune leggi della Gestalt: buona forma, prossimità, buona continuità, destino comune. Il titolo è tratto dall’omonima piece teatrale scritta da William Shakespeare, ambientata su di un’isola imprecisata del Mediterraneo, che verrà messa in scena l’11 agosto alle ore 19 a Villa Lysis, in una adattamento speciale a cura della compagnia «Il Demiurgo». L’opera di Michelangelo Bastiani diverrà parte integrante dello spettacolo e sarà messa in comunicazione con gli attori e con ilpubblico. La video installazione resterà poi in mostra nella sala dell’oppio della storica dimora di Fersen fino all’11 settembre. Le opere di Michelangelo Bastiani sono installazioni video su grandi schermi, video proiezioni interattive e ologrammi, incentrate in particolare sugli elementi della natura e sullo stato della materia. Basandosi sulla teoria oleografica di Bohm secondo cui «il nostro universo è un ologramma gigantesco e splendidamente dettagliato», le opere di Bastiani riproducono un microcosmo in una bottiglia, dove i video, bidimensionali per natura, diventano realtà solide e dinamiche. Un processo futuristico dell’arte, che unisce multimedia e oggetti reali, dove l’opera d’arte diventa un luogo di animazione culturale interattiva. Al confine tra reale e virtuale, l’artista riproduce una dimensione in cui due realtà convivono, fino a crearne una terza. Un microcosmo perennemente in movimento e in comunicazione con lo spettatore, in cui natura e artificio coesistono, seguendo una ricerca artistica in cui l’unica costante sembra essere la trasformazione e l’evoluzione delle sue opere nel tempo.