(Fonte: ANSA) – Rocambolesco inseguimento sugli scogli di Anacapri per acciuffare un ladro che, vistosi scoperto dalla proprietaria dell'abitazione che stava mettendo a soqquadro, si è dato alla fuga lungo la strada del Faro di Anacapri braccato dai carabinieri. L'episodio è accaduto nella tarda mattinata di oggi e si è concluso con l'arresto del responsabile. Autore del tentativo di furto un 28enne pregiudicato, residente a Napoli, che era sceso sul porto di Capri da uno degli aliscafi, con cappellino a visiera e zainetto, confondendosi tra la folla dei turisti con l'intenzione di svaligiare appartamenti e abitazioni lontane dal centro abitato. L'uomo si è introdotto in una villetta, in quel momento disabitata, in via Cannula, ad Anacapri, dopo aver forzato la finestra con un 'piede di porco'. Una volta all'interno il ladro ha cominciato a rovistare tra i cassetti mettendo a soqquadro gli ambienti con lo scopo di trovare oggetti preziosi o soldi in contanti. Un colpo che è andato a vuoto, però, per l'improvviso rientro in casa della proprietaria che alla vista dell'uomo ha iniziato a urlare chiedendo aiuto ai vicini.
Il giovane, dopo aver sfondato una tapparella, si è dato alla fuga lungo le strade impervie e dirigendosi verso il mare nella zona denominata 'fortino di Mesola', mentre la donna ha dato l'allarme ai carabinieri. L'arrivo della pattuglia dei carabinieri della stazione di Anacapri, al comando del maresciallo Cristoforo Perilli, è stato immediato e i militari si sono posti subito all'inseguimento del malvivente. Il 28enne, giunto quasi a riva, ha tentato di sfuggire alla cattura con un escamotage: si è avvicinato ad un barcaiolo, fingendo un malore, chiedendogli di trasportarlo a Marina Grande con la sua imbarcazione. Il tentativo di depistaggio e l'estremo tentativo di fuga non sono andati a segno grazie all'arrivo tempestivo della pattuglia che ha fatto scattare le manette ai polsi del topo d'appartamento che ha finito la sua trasferta caprese nelle celle di sicurezza della compagnia di Sorrento per essere giudicato, domani, con rito direttissimo.