Anna Maria Boniello. Capri – Capri Excellence bacchetta le amministrazioni comunali per l’ingiustificabile ritardo dell’applicazione della tassa di sbarco varata nella legge che inaugura il federalismo fiscale, dopo il nulla di fatto nel corso della riunione romana dove si sono incontrati i sindaci dell’Ancim, l’associazione che raggruppa i sindaci delle piccole isole che avevano presentato l’emendamento che varava l’imposta di sbarco. Nel corso della riunione si doveva approvare il regolamento per l’applicazione del decreto legge sulla semplificazione fiscale, approvata dalla Commissione Finanza lo scorso mese di aprile, che consente ai Sindaci delle piccole isole di applicare una tassa di sbarco pari ad un massimo di un euro e 50 per ogni passeggero che visita le perle dei nostri mari. Un nuovo introito per rimpinguare le casse comunali e riconvertire gli utili a vantaggio dell’ambiente, del decoro urbano e delle strutture di accoglienza pubbliche. Il percorso però è accidentato per tassa di sbarco che doveva andare in applicazione in sostituzione dell’imposta di soggiorno, ed ieri a sollecitare le amministrazioni comunali a trovare uno sbocco all’empasse burocratico che ha portato al mancato varo del regolamento definitivo è stata Capri Excellence, l’associazione di imprenditori nata con lo scopo di tutelare e valorizzare le risorse turistiche dell’isola. Gianfranco Morgano, presidente di Capri Excellence, ha inviato una lettera a nome dei suoi associati al Sindaco della Città di Capri Ciro Lembo e del Comune di Anacapri Franco Cerrotta invitandoli a superare i disaccordi nati sulla ripartizione degli introiti fra i due comuni che non possono e non devono bloccare l’applicazione della legge nazionale, dice Morgano che continua – la responsabilità delle due Amministrazioni in tal senso è grande dato che si tratta di denaro sottratto alla pubblica e collettiva utilità in un momento di grave crisi delle finanze locali – denunzia Morgano che continua : “La nostra associazione ritiene sia urgente dare attuazione alla legge e pertanto chiede alle due amministrazioni comunali di dare il via all’applicazione della tassa, in attesa di un accordo tra i due comuni stabilendo il massimo previsto di 1 euro e 50 come già è avvenuto con la tassa di soggiorno, aprendo un conto corrente bancario comune su cui le compagnie marittime dovrebbero versare la tassa.”
A Capri Excellence rispondono i due primi cittadini Franco Cerrotta e Ciro Lembo, quest’ultimo dichiara che “La problematica della tassa di sbarco è strettamente legata a competenze delle amministrazioni comunali piuttosto che a quelle imprenditoriali, a queste ultime riconosco la massima autonomia nelle scelte strategiche delle loro attività”
Dal “comune di sopra” Franco Cerrotta sottolinea : “Il Comune di Anacapri è favorevole all’applicazione dell’imposta. I nostri intendimenti coincidono con quelli auspicati dal Presidente dell’Associazione Gianfranco Morgano, di istituirla in attesa dell’applicazione del regolamento definitivo.”