Anna Maria Boniello. Capri – Dopo la notizia del guasto della Tac all’ospedale Capilupi, scende in campo anche il sindaco di Anacapri Franco Cerrotta. Il primo cittadino dell’altro comune isolano esprime tutto il suo disappunto dopo aver appreso, ieri, da “Il Mattino” che nell’unico presidio ospedaliero isolano da oltre dieci giorni era andata fuori uso la Tac a causa di un guasto all’asse centrale. Un elemento essenziale la cui riparazione prevede tempi lunghi, visto che per sostituire il pezzo rotto, dal costo di diverse decine di migliaia di euro, dovrà addirittura essere bandita una gara d’appalto. Già martedì sera sull’argomento era intervenuto il Sindaco di Capri, chiamato via telefono a Roma da alcuni cittadini che lo avevano allertato sullo stop dell’importante strumento, e Ciro Lembo, ieri, si è già sentito con il suo collega di Anacapri per preparare una nota da inviare che stamani partirà a firma congiunta dagli uffici dei Comuni in direzione della sede generale dell’Asl Napoli 1 Centro. I due sindaci, oltre a chiedere lumi sul perché non erano stati informati del guasto e di ogni altra disfunzione strutturale o tecnica che si verifica nell’ospedale, così come era stato convenuto in precedenti riunioni congiunte tra amministrazione comunale e funzionari Asl, in modo da poter consentire, ove ce ne fosse bisogno, un pronto intervento da parte dei due comuni. Proprio come è avvenuto nell’inverno del 2012, quando restarono a secco i serbatoi del gasolio dell’Ospedale Capilupi, a causa del mancato pagamento ai fornitori, e furono proprio i sindaci a fronteggiare l’emergenza che si era venuta a creare con gli ammalati privi di riscaldamento, prelevando le somme dai loro bilanci comunali. Nella nota di oggi dei due sindaci, sottolinea il Sindaco Franco Cerrotta, “saranno affrontate a 360 gradi tutte le varie problematiche relative al funzionamento dell’ospedale, ed anche quella della ripresa dei lavori edili relativi all’ampliamento e ristrutturazione della vecchia ala, ormai fermi da troppo tempo. Lavori fermi da quando la benefattrice straniera ritirò la donazione di due milioni e mezzo di euro che aveva proprio destinato a regalare all’isola una struttura ospedaliera moderna ed efficiente” Oggi, da quando sono state rimosse le impalcature esterne, quell’ala è diventata un cantiere abbandonato, anche se sull’altro versante il Capilupi continua la sua attività con il pronto soccorso, l’ala degenza, il reparto di chirurgia e ginecologia e laboratori di analisi cliniche. Intanto ieri il Sindaco di Capri, che già in mattinata aveva contattato i responsabili amministrativi dell’Asl, ha avuto assicurazioni che la Tac sarà riparata in poco tempo, anche se gli scettici paventano che lo stop durerà a lungo. Intanto, già qualche degente è stato trasferito a Napoli per sottoporsi all’esame della tomografia assiale computerizzata per rientrare nel tardo pomeriggio sull’isola. La cittadinanza spera che l’intervento che oggi sarà effettuato dai due primi cittadini porti ad una soluzione immediata, e chissà anche all’acquisto di una Tac di nuova generazione più consona alle esigenze del territorio.