Anna Maria Boniello. Capri – E’ finita con una denuncia a piede libero per i reati di sversamento abusivo e procurato pericolo all’incolumità pubblica la singolare vicenda che ha visto la garitta della Guardia di Finanza situata nel porto turistico di Capri “bersaglio” inconsapevole di uno sversamento di materiali di risulta provenienti dal costone sovrastante lo scalo turistico isolano. Protagonista della vicenda un sessantunenne caprese che stava effettuando dei lavori edili e di sbancamento in un terreno di sua proprietà situato a circa cento metri a monte del gabbiotto in metallo che viene utilizzato dai militari delle Fiamme Gialle per i controlli di routine sugli arrivi e le partenze dal porto turistico e che fortunatamente al momento dell’incidente era deserto. Il proprietario del terreno aveva deciso di ricorrere al “fai da te” e non affidarsi ad una ditta specializzata, così come avviene normalmente, per smaltire i materiali di risulta provenienti dalla ristrutturazione di un piccolo immobile situato nel fondo facendoli rotolare nella macchia di vegetazione sottostante la sua proprietà, mai immaginando che la piccola frana sarebbe arrivata fino a valle, mettendo a repentaglio fra l’altro anche l’incolumità di eventuali passanti. Immediatamente sono scattate le indagini da parte dei militari delle Fiamme Gialle, guidati dal Maresciallo Pietro Varlese e coordinati dal Maresciallo Gaetano Paiano, che con l’ausilio dei Vigili del Fuoco sono riusciti a risalire al luogo dal quale era stato effettuato lo scarico abusivo, situato nella zona di Via Don Giobbe Ruocco, un’area prevalentemente occupata da terreni adibiti alla coltivazione in una distesa pianeggiante che domina il borgo di Marina Grande. I militari hanno quindi identificato il proprietario ed autore dell’incosciente gesto denunciandolo a piede libero per sversamento abusivo e procurato pericolo alla pubblica incolumità. Le indagini dei militari della Guardia di Finanza si sono poi estese al cantiere attiguo dove Terna sta effettuando i lavori per la posa del cavo dell’elettrodotto. Anche in questo cantiere Fiamme Gialle e vigili del fuoco hanno rinvenuto sul ciglio del costone alcuni pali per la luce elettrica collocati ai bordi di una montagnola di materiali di risulta che potevano costituire un pericolo per la zona sottostante. In questo caso è stato intimato all’impresa il ripristino dello stato dei luoghi e la messa in sicurezza dell’intero cantiere e delle aree limitrofe. La Guardia di Finanza, dopo l’insolito caso che l’ha vista protagonista, continua intanto le indagini relative al rispetto delle norme di sicurezza dei cantieri edili dell’intero territorio isolano.