Fonte. Metropolis
di Marco Milano
L’isola azzurra tutta in mascherina con le creazioni artigianali delle sarte capresi ed anacapresi. Sulla terra di Tiberio, infatti, tra i primi casi a livello nazionale, indossare il dispositivo di protezione individuale è regola già da diversi giorni. E’ stato il comune di Anacapri ad imporre per primo l’obbligo di andare a fare la spesa muniti di mascherina e guanti, poi qualche giorno dopo dal comune di Capri è arrivata un’ordinanza, ancora più stringente, ovvero quella che obbliga anche quando si cammina per strada e nei luoghi pubblici a farlo rigorosamente con la bocca protetta. E per rendere immediatamente esecutivo l’ordine di mascherina da parte di entrambi i comuni isolani è partita nei giorni scorsi una maxi-produzione. Pezzi unici realizzati artigianalmente, lavabili e riutilizzabili, che sono stati consegnati e continuano ad essere consegnati gratuitamente in questi giorni direttamente a casa attraverso il “porta a porta” per ogni componente del nucleo familiare. “Ringraziamo, dal profondo del cuore – hanno detto dalla Lista Anacapri, il gruppo dell’amministrazione comunale anacaprese – chi ha aiutato l’amministrazione nella produzione di queste mascherine artigianali, che sono il frutto del duro lavoro di ben centocinquanta persone, tra cui novanta sarte e decine di volontari che si sono messi a completa disposizione per confezionare questi dispositivi di protezione e poi distribuirli alla popolazione. Un lavoro degli isolani, per gli isolani, un lavoro che oltre ad avere una fondamentale utilità rappresenta anche un importante messaggio di solidarietà ed unione”. Ad Anacapri insieme al dispositivo di protezione sarà consegnato anche un vademecum con le istruzioni per l’utilizzo e la sanificazione delle stesse, diffuso anche sui canali ufficiali del comune. E sicuramente se le misure di sicurezza dovessero proseguire si potrebbe vedere a breve anche la maschera in “stile caprese”, per cercare di sconfiggere il tabù di quella bocca coperta che prima della pandemia era pratica sconosciuta e che oggi, invece, potrebbe dar vita ad una moda con temi personalizzati come qualcuno ha già fatto nel prodursi la propria e si è visto transitare per le strade di Capri con la bocca coperta da mascherine fatte con stoffe “a quadretti” in stile scozzese, o in tessuto azzurro in onore dei colori dell’isola o ancora per gli amanti del fantasy c’è chi ha scelto un total black con teschio da pirata.