Anna Maria Boniello. Capri – Smorza gli entusiasmi Paolo Caputo, responsabile del Gruppo Subacqueo della Soprintendenza Archeologica di Napoli, che cerca da studioso di avere in mano elementi certi prima di snocciolare dati, cifre, epoche in merito al ritrovamento del carico di ossidiana e del relitto di era neolitica che Fronzoni del Centro Studi Subacquei di Napoli ha effettuato negli abissi intorno all’isola azzurra. “Per ora – sottolinea Paolo Caputo, che oggi sostituisce il Sovrintendente di Archeologia Subacquea – abbiamo rinvenuto una denunzia di rinvenimento da parte del subacqueo Fronzoni, unitamente ad una relazione sulla quale dobbiamo effettuare verifiche e ricerche storiche. Infatti – continua Caputo – dobbiamo attendere che arrivi il mese di Settembre, quando le coste dell’isola sono meno trafficate, ed insieme ad i mezzi navali specializzati e personale idoneo, non escluso quello della Capitaneria di Porto, possiamo recarci nella zona e cominciare le immersioni necessarie a stabilire l’entità del carico, la datazione dell’eventuale relitto, il cui avvistamento è testimoniato solo dalla relazione del subacqueo, e che dovrebbe giacere al di sotto del carico stesso, del quale bisogna stabilire anche la natura che abbiamo potuto verificare finora solo attraverso materiale fotografico depositato in Soprintendenza assieme alla relazione.” La notizia del rinvenimento di ossidiana, che ha già allertato l’interesse di studiosi della materia, secondo l’archeologo subacqueo Paolo Caputo, deve essere guardata con cautela, la zona dovrà essere monitorata prima di procedere ad ogni attività che secondo gli esperti potrebbe compromettere tutta l’operazione di rinvenimento. I fondali del mare di Capri continuano a riservare sorprese, e questa della scoperta del carico di ossidiana che risale addirittura al quarto millennio avanti Cristo potrebbe addirittura risultare più importante sotto il profilo storico ed archeologico rispetto al rinvenimento delle statue nella Grotta Azzurra che vennero alla luce dopo duemila anni, epoca nella quale sull’isola regnava Tiberio e che fece della Grotta Azzurra il suo personale ninfeo.