Mariano Della Corte. Capri – Ha spiccato il volo dal Monte Barbarossa un esemplare di falco pellegrino femmina a cui è stato dato il nome Ambra, che dovrà ripopolare quelle zone lungo le rupi scoscese dell’isola, dove per decenni vivevano alcune famiglie di quegli esemplari che avevano scelto l’isola a loro dimora. Man mano, però, quella specie rara di uccelli è andata scomparendo, ed ora, ad occuparsi della ripopolazione del territorio è stato Staffan De Mistura, il console di Villa San Michele che ha ribattezzato “Barbarossini” i falchi che saranno lanciati in volo da Monte Barbarossa. Un luogo che Axel Munthe, che amava gli uccelli, acquistò per farlo diventare un territorio in cui era vietata la caccia, e nel suo testamento il medico scrittore centro di studi ornitologici destinò la somma di 100.000 corone legate alla protezione degli animali e per proteggere gli uccelli migratori. Nel Castello Barbarossa dal 1956 la società ornitologica svedese iniziò la sua attività ed impiantò una stazione ornitologica mirata a far studiare sul posto i vari passaggi degli uccelli migratori ed agli svedesi oggi si sono aggiunti anche studiosi italiani guidati da Dario Piacentini che ogni anno da aprile a metà maggio studiano le rotte migratorie e classificano le varie specie di volatili di passaggio secondo il peso, la lunghezza alare, il sesso e la quantità di grasso presente. Attraverso gli studi effettuati si è visto che la popolazione dei falchi pellegrini stanziali sull’isola di Capri ha continuato a ridursi, per cui si doveva nuovamente immettere in natura questa specie di uccello, per favorirne l’incremento sull’isola che negli ultimi anni era stato messo a dura prova a causa della massiccia presenza di un’altra specie di volatile, il gabbiano reale che ha iniziato a invadere tutto il territorio quasi scacciando il falco pellegrino. L’iniziativa che è partita ieri si avvale del sostegno delle amministrazioni di Capri ed Anacapri, della Fondazione Axel Munthe- Villa San Michele del Centro di Riferimento Regionale per l’Igiene Urbana e Veterinaria ed il Centro di Recupero Animali Selvatici.