Anna Maria Boniello. Capri – I mali antichi del porto di Capri che salgono alla ribalta ogni volta che si verifica un incidente nello specchio d’acqua dovevano essere risolti da tempo. Lo dice il sindaco di Capri Ciro Lembo, che ricorda di aver firmato, nel lontano Gennaio del 2008, il protocollo d’intesa con la Regione e l’Assessore dell’epoca Ennio Cascetta, che riuscì a trovare nelle pieghe del bilancio ben trentasette milioni di euro che dovevano essere impiegati tutti per il restyling dell’antico e vetusto porto che è stato costruito negli anni ’30 in pieno periodo fascista, e salvo alcuni accorgimenti è rimasto sempre lo stesso, solo che oggi sulle banchine del porto commerciale arrivano migliaia e migliaia di passeggeri l’anno, e convivono nello specchio d’acqua ormeggi di traghetti, aliscafi, motoscafisti, diportisti, motovedette adibite a servizi di soccorso e di controllo e l’unica imboccatura viene utilizzata anche per yacht, panfili e motoscafi del porto turistico. In piena estate, nonostante il rigoroso servizio imposto dalla Capitaneria, sfuggono al monitoraggio le piccole barchette che non sono munite di radio, tra questi gozzi, gommoni, che sfrecciano a pochissimi metri di distanza da maxitraghetti e catamarani. Stesso caos nelle banchine, con lo sbarco promiscuo di passeggeri, tir, furgoni frigoriferi per gli alimentari. Una promiscuità che poteva e può essere eliminata quando prenderà il via il progetto che aveva già avuto un parere preliminare da parte della Sovrintendenza, e che prevede l’abbattimento del molo foraneo attuale con l’allargamento sulla scogliera frangiflutti, che potrebbe diventare il percorso per camion ed automezzi, mentre l’attuale banchina sarebbe destinata solo al transito passeggeri. Una divisione di traffico importante sino agli uffici dall’attuale sede dell’azienda di soggiorno che potrebbe diventare una sala d’attesa per i passeggeri e dove il progetto prevede l’allargamento all’interno dello specchio d’acqua del porto commerciale, recuperando lo scivolo e la stradina già esistente verso Piazza Diaz, sino all’attuale ormeggio del gruppo dei motoscafisti. Lavori e progetti che sono già stati al vaglio delle commissioni e che godevano del megafinanziamento regionale, per il quale erano stati già stralciati otto milioni per dare il via al primo lotto. “Con il nuovo assetto regionale – continua Ciro Lembo – il nuovo assessore ha proposto di ammodernare il porto attraverso un project financing. C’è stato un’incontro in regione ed io ho ribadito la netta opposizione a questo sistema, anche perché chi si aggiudicherà la gara avrà in cambio la gestione del Porto Turistico. Un porto – continua Ciro Lembo – costruito con i soldi del comune, e che non intendiamo farci scippare. La nostra proposta è quella di ottenere la gestione trentennale del porto turistico, ed allora saremo noi a portare avanti il progetto per la definitiva sistemazione del Porto Commerciale, se ci assegneranno una gestione almeno trentennale. Ne abbiamo già parlato in un incontro con il Presidente Caldoro che ci ha promesso di affrontare quanto prima, in giunta, questo importante e dimenticato argomento”