Anna Maria Boniello. Capri – A distanza di tre anni dal furto a casa de Sica, è incappato nuovamente nelle maglie della legge un cittadino ucraino 40 S.I che viveva stabilmente a Capri e che si intrufolò nella dimora estiva del grande attore italiano, Villa Quattro Venti, una zona residenziale dell’isola. Questa volta un reato è ben più grave del furto ha fatto scattare il provvedimento di espulsione a carico di S.I., la cui proposta è stata avanzata dal Dirigente del Commissariato di Capri, il Vicequestore Maria Edvige Strina e resa esecutiva dal Questore di Napoli Guido Marino. L’espulsione dal territorio nazionale è scattata a seguito una recente indagine degli agenti della squadra anticrimine del Commissariato di Polizia di Capri dello scorso gennaio: i poliziotti, nell’ambito dei controlli sul territorio avevano rinvenuto presso l’abitazione di una trentasettenne ucraina, H.O. , in possesso di regolare permesso di soggiorno, situata nel centro storico a pochi metri dalla piazzetta, una pistola detenuta illegalmente e vari attrezzi da scasso e grimaldelli. Nei confronti della donna scattò la denuncia a piede libero e la segnalazione all’Autorità Giudiziaria per detenzione abusiva di armi. Successivamente i poliziotti hanno accertato che la donna era sposata con S.I., su cui pendevano precedenti penali per furto, risalenti appunto a quando l’uomo aveva tentato di mettere a segno il colpo in casa De Sica. Nel gennaio del 2012 infatti, lo straniero tentò per ben due volte di rubare a Villa Quattro Venti, una dimora storica situata a Via Aiano di Sopra, una zona ricca di residenze estive di prestigio, piuttosto isolata e lontana dal centro dell’isola. Nella sua prima incursione l’uomo riuscì a sottrarre una collezione di francobolli ed alcuni oggetti di famiglia che avevano per l’attore un valore affettivo. Il custode della villa si accorse del furto e avvertì i proprietari, tant’è che la moglie dell’attore Silvia Verdone si recò subito a Capri per sporgere denuncia ai Carabinieri ai Carabinieri. La notte successiva, l’incredibile seguito: la luce di una torcia all’interno della villa, in quei giorni disabitata, attirò l’attenzione di una pattuglia di poliziotti che era intenta a perlustrare la zona nell’ambito delle attività di controllo del territorio, in particolare nelle zone lontane dal centro e prevalentemente disabitate in inverno, dove si trovano seconde case di vacanzieri estivi. Gli agenti dopo aver bloccato tutte le vie di fuga riuscirono ad acciuffare l’uomo che stava forzando la piccola cassaforte della villa utilizzando un flex. Dopo l’arresto, all’atto della perquisizione della sua abitazione furono rinvenuti gli oggetti sottratti la sera prima. Il cittadino ucraino, fu giudicato per direttissima e condannato ad un anno di carcere con pena sospesa e 500 euro di ammenda. Un vizio, quello del furto, che portò lo straniero, a pochi giorni di distanza, di nuovo nei guai con la legge, questa volta per aver rubato una bottiglia di vodka da un supermercato, situato proprio di fronte alla Stazione dei Carabinieri di Capri. L’episodio del furto a Villa Quattro Venti suscitò clamore sull’isola, sia per la dinamica del fatto che per la notorietà della vittima del furto, Christian De Sica, considerato un caprese di adozione, cittadino onorario del Comune di Capri, che d’estate trascorre lunghi periodi con la famiglia a Villa Quattro Venti, una delle dimore del mito, caratterizzata da un stile moresco ed immersa nel verde di una pineta e che fra i suoi precedenti occupanti vede grandi artisti come il pittore Elihu Vedder, lo scrittore D.H. Lawrence ed il grande gallerista Lucio Amelio, le cui spoglie riposano per sua volontà nel cimitero di Capri e che proprio in quella casa ospitò Josef Beuys in una delle sue frequenti visite a Napoli e a Capri.