Anna Maria Boniello – Anacapri – Il busto in marmo di Tiberio, trafugato da Villa San Michele di Anacapri 22 anni or sono e rimasto celato in qualche caveau all’estero, torna oggi sull’isola di Capri nella sua sede originaria per essere collocato accanto alle altre opere, sulla loggia delle sculture della casa-museo dello scrittore svedese Axel Munthe. La caccia all’importante reperto archeologico che è stato recuperato dal reparto operativo del comando carabinieri per la tutela del patrimonio culturale è durata ben 22 anni, a partire da quella notte tra il 7 e l’8 settembre 1991 quando i ladri, probabilmente un nutrito gruppetto, si introdussero all’interno di Villa San Michele per mettere a segno il colpo che fruttò un ingente bottino. Il busto marmoreo di Tiberio, che è stato recuperato dai carabinieri, e la fanciulla ridente, opera anch’essa trafugata nella stessa notte e della quale però si sono perse le tracce. Il valore delle due opere non è valutabile: si tratta di due reperti archeologici importanti e uno di essi, il busto di Tiberio, grazie ad una lenta e capillare indagine, è stato rinvenuto oltre i confini nazionali, in una cittadina svizzera, pronto probabilmente ad essere battuto in un’asta milionaria. L’obiettivo dei ladri fortunatamente non è stato raggiunto e questa sera l’imperatore Tiberio tornerà a campeggiare accanto alle altre opere sotto il grande colonnato che fiancheggia uno dei più bei viali di Villa San Michele, dove si trovano opere importanti della Roma imperiale e dell’antica Grecia, come la dea della caccia Artemis-Diana, Dyonysos-Bacchus, Hypnos e Hermes-Mercurius. Quest’ultima è una copia dell’originale che nel 1800 venne regalata ad Axel Munthe dalla città di Napoli in riconoscenza del suo impegno svolto come medico durante l’epidemia di colera che decimò gran parte della popolazione. L’originale della statua è custodita nel museo archeologico napoletano. E insieme alle altre tante figure maschili e femminili anche una riproduzione della fanciulla ridente datata 1995, il cui originale venne trafugata insieme al busto di Tiberio nella stessa notte durante i festeggiamenti della Settembrata che coinvolge tutta la popolazione, quando i ladri che potettero agire indisturbati si introdussero nel parco giardino della casa-museo per scappare poi lungo l’antico percorso della scala fenicia che collega Anacapri con il porto. Oggi ad accogliere Tiberio, insieme al sindaco Franco Cerrotta, ci saranno i due soprintendenti Fabrizio Vona e Giorgio Cozzolino e il console svedese Peter Cottino che consegnerà al capitano Massimo Maresca, comandante della sezione archeologica che ha portato avanti le indagini, una medaglia con l’effigie di Axel Munthe e di Villa San Michele.