(fonte: ANSA) – CAPRI (NAPOLI), 19 SET – Rimossi l'ordigno bellico e la cassa di munizioni che giacevano nel fondale della Grotta Bianca a Capri (Napoli). Il residuato, risalente probabilmente alla seconda guerra mondiale, e' stato fatto brillare al largo dai tecnici dello Sdai, i subacquei artificieri della Marina Militare. Revocata l'ordinanza della Capitaneria di Porto di Capri che vietava, per ragioni di sicurezza, la sosta, l'ancoraggio, la navigazione, la balneazione e la pesca nel raggio di 200 metri dal punto di ritrovamento dell'ordigno bellico inesploso. A fare la scoperta erano stati dieci giorni fa i sub capresi Mario Vacca ed Enrico Desiderio. Nel corso di una loro immersione nelle acque di Capri, a poca distanza dalla Grotta Bianca, si erano imbattuti nel residuato bellico, consistente in un proiettile di contraerea, che giaceva sul fondale ad una quindicina di metri di profondita'. Accanto era stata rinvenuta anche una cassa di munizioni. Immediatamente avevano segnalato la scoperta alla Capitaneria di Porto di Capri il cui comandante Alessandro Sarro, come da prassi, aveva informato la Prefettura di Napoli ed aveva emesso apposita ordinanza per vietare qualunque attivita', compresa la normale navigazione, in quello specchio acqueo, in attesa della bonifica e messa in sicurezza dell'area. L'interdizione e' stata revocata oggi dopo l'ultimazione delle operazioni di rimozione e brillamento. (ANSA).