Anna Maria Boniello
Capri –
Alcool venduto ai ragazzi, denunciati a Capri due titolari di esercizi. Gli agenti del commissariato di Capri, al termine di una lunga e articolata indagine sia negli ambienti del by night degli under 16 sia ascoltando i ragazzini che si radunano incontrandosi nelle stradine del centro storico, hanno individuato e denunciato il titolare di un pub frequentato da giovanissimi e gli amministratori di una società che gestisce sull’isola un supermercato appartenente ad una catena nazionale. L’operazione della polizia era già scattata a fine agosto quando una ragazzina di 13 anni colta da malore era stata trasportata dagli amici, coetanei e comunque tutti di età inferiore ai 16 anni, al pronto soccorso dell’ospedale Capilupi. I sanitari dopo aver prestato le prime cure alla bambina in evidente stato di ubriachezza stilarono il referto dal quale risultava una diagnosi di quasi coma etilico. Il referto finì poi negli uffici del commissariato, diretto dal vicequestore aggiunto Maria Edvige Strina, che fece aprire l’inchiesta per scoprire chi avesse fornito le bevande alcoliche ai minorenni. Dalle indagini è emerso che la ragazzina, poco prima della chiusura serale del supermercato, aveva acquistato la bottiglia di vodka che aveva poi consumato insieme agli amici in una delle stradine intorno alla Piazzetta. Il caso della 13enne però non è rimasto isolato. Negli uffici della polizia sono arrivate per tutta l’estate segnalazioni da parte di familiari di ragazzini che senza sporgere denuncia avevano segnalato che molte attività commerciali veniva venduto o somministrato alcool ai loro figli minorenni. Alle denunce verbali, alcune delle quali anche anonime, che sono arrivate in commissariato, si è aggiunta a fine estate anche quella dei genitori di un 15enne che nei primi giorni di settembre hanno presentato una denuncia scritta contro il titolare di un locale pubblico, un pub frequentato dai giovani, che somministrava ai ragazzini che lo frequentavano e al loro figlio bottiglie di birra a più riprese provocando loro stato di ubriachezza. Le indagini nei confronti dei titolari dei due esercizi si sono concluse ieri e hanno portato a far scattare le denunce nei confronti degli esercenti per aver violato l’articolo 689 del codice penale che vieta a chiunque, esercizi pubblici, osterie, bar, pub, salumerie, di somministrare bevande alcoliche a ragazzi al di sotto dei 16 anni. Un reato che prevede l’arresto fino a un anno o una pena pecuniaria che va da 516 euro a 2.580 euro e la sospensione dell’attività, quest’ultima sanzione dovrà essere però comminata dai Comuni. Infatti i fascicoli della polizia, oltre ad essere stati trasmessi alla Procura di Napoli per i reati penali, per gli aspetti amministrativi sono stati inviati agli uffici competenti del Comune di Capri. le due attività commerciali, oltre all’azione penale, rischiano provvedimenti amministrativi che prevedono come prescritto dalla legge la sospensione della licenza di commercio.