Fonte: ANSA
L’elce di Augusto che da oltre un secolo ornava un angolo del chiostrino del comune di Capri è stato rimosso ed è scattata la polemica. A chiedere spiegazioni e l’accesso agli atti agli enti interessati per capire le cause che hanno portato alla rimozione del secolare albero è stata la delegazione caprese dell’Unione Nazionali Consumatori. Un albero che per molti isolani ancora ricorda la storia e le proprie origini e sono amareggiati per la scomparsa dell’elce di Augusto da quell’angolo di strada senza sapere la motivazione della sua rimozione. Anche perchè l’Elce di Augusto del chiostrino del Comune è uno dei simboli dell’isola e negli anni 30′ in un’apposita cerimonia del 1922 venne anche apposta una lapide con uno scritto di Svetonio che indicava i motivi per cui l’elce per i romani era ritenuto sacro. Sulla lapide venne scolpita in latino antico una frase in cui si leggeva che, quando L’imperatore Augusto scese sull’isola, un’elce rinsecchita miracolosamente rinverdì”. Per cui l’Imperatore Augusto si prese l’isola dai napoletani annettendola al suo impero. Il sindaco di Capri Marino Lembo ha respinto le accuse spiegando che: “l’elce è stato abbattuto poiché versava in condizioni fitosanitarie carenti che lo rendevano pericoloso sia per le cose che per le persone in un’area cortilizia del Comune che viene attraversata ogni giorno da centinaia di cittadini”. Inoltre il sindaco ha comunicato a tutti gli enti interessati, tra cui la Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggistica, che gli uffici si sono muniti anche del parere di un agronomo e l’albero troverà una futura collocazione nello stesso spazio comunale.