Anna Maria Boniello. Capri – Cala il numero dei sanitari del 118 di Capri a vantaggio dell’Ospedale San Gennaro a Napoli. La notizia ieri è diventata ufficiale per un ordine di servizio firmato dal dirigente responsabile del coordinamento d’emergenza dell’Asl Napoli 1 dott. Ercole Rossi, che ha stabilito che, a partire da oggi, l’organico del 118 che presta servizio sul territorio dell’isola di Capri e che effettua servizi di trasferimento di ammalati ed infortunati al Capilupi alla terraferma, l’emergenza territoriale e la necroscopia, sarà ridotto da 9 a 7 unità. Un calo di personale che, secondo gli addetti ai lavori ed i responsabili del servizio, non consentirà più di assicurare il trasferimento a terraferma dei pazienti o degli infortunati con l’accompagnamento di personale medico specializzato, proprio in analogia alle caratteristiche dei medici che operano nel 118. A Capri infatti l’emergenza territoriale è stata affidata sino ad oggi ad una squadra che opera sul territorio 24 ore su 24 composta da due medici, un infermiere ed un autista, e quando è necessario trasferire in terraferma ammalati gravi, il servizio sul territorio viene affidato al secondo sanitario della squadra che resta in servizio sull’isola a fronteggiare eventuali emergenze. Il taglio all’organico del personale medico, che entra in vigore a partire da oggi, provocherà sicuramente agli isolani una serie di problematiche, tanto che già si paventa una raccolta di firme tra i residenti, sia di Capri che di Anacapri che sarà inviata all’On. Stefano Caldoro, presidente e commissario alla Sanità per la Regione Campania ed al sub commissario dell’Asl1 Gen. Maurizio Scoppa. Intanto già si registrano alcune prese di posizione : ad attrarre l’attenzione delle autorità preposte è stato l’on. Crescenzo Rivellini che ha immediatamente chiesto l’intervento dei responsabili affinché non vengano apportati tagli ad un organico che opera a Capri, che conta un solo presidio ospedaliero e infine, essendo un’isola, più che nelle altre località di terraferma, l’assistenza sanitaria deve essere garantita 24 ore su 24 ed i servizi non devono essere assolutamente lasciati sguarniti.