(da il Mattino del 24.5.11) Mariano Della Corte – La Certosa di San Giacomo, Villa Lysis, la storica dimora del Conte Fersen, Villa Jovis, gli scavi imperiali di Tiberio, la baia dei Faraglioni, la piazzetta e le antiche sale dell’Hotel la Palma sono state le prestigiose location che hanno fatto da scenario alla III Edizione del Premio Gorky. Un appuntamento ormai entrato a pieno titolo nel carnet degli eventi culturali di spicco che si svolgono a Capri, e che è riuscito a coinvolgere nello stesso evento russi e cinesi. Insieme al parterre di intellettuali ed artisti sono arrivati sull’isola così cara al loro avo Marfa Peshkova, nipote di Maksim Gorky, insieme alla sua figlia Nadia Peshkova e due nipoti. Un vero e proprio colpo vincente l’ha portato a segno il Presidente del Premio Gorky Antonio Crispino che ha voluto accanto agli ospiti russi una delegazione arrivata appositamente dalla Cina composta da rappresentanti dei mass media, della carta stampata e di importanti network televisivi, ed imprenditori del campo della moda e dei prodotti alimentari di importazioni, guidati dal direttore dell’Ufficio ICE di Pechino Antonio Laspina che si sono trovati a stretto contatto con i rappresentanti del mondo della cultura russa che hanno preso parte al premio, componenti della giuria ed artisti coordinati dalla Presidente del Comitato del Premio Gorky in Russia Svetlana Chernomyrdina. Intere giornate alla vigilia del gran finale che avverrà questa sera alla Certosa alla presenza del sottosegretario ai Beni Culturali d’Italia On. Riccardo Villari, dell’Ambasciatore Russo in Italia Alexsey Meshkov, del Sindaco di Capri Ciro Lembo e dall’Assessore alla Cultura Marino Lembo, che patrocinano la manifestazione che da tre anni viene organizzata dall’Associazione di Promozione Sociale Premio Gorky e dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali della Fondazione Russa. Il Premio Gorky, legato al nome di uno degli esuli russi che visse sull’isola lunghi anni e che amò come una seconda patria, si articola in due sezioni, autori e traduttori, ed è riservata alle opere di narrativa in traduzione russa o italiana, che sono stati pubblicati negli ultimi 20 anni incluso l’anno in corso. La giuria del Premio Gorky si avvale di nomi importanti tra scrittori, critici, letterari, linguisti, traduttori, slavisti, italianisti, sia russi che italiani ed è presieduta dal linguista Giovanni Bogliolo e dallo scrittore russo Victor Erofeev. Della sezione russa fanno parte oltre ad Erofeev il sociologo Boris Dubin, il critico letterario Lev Danilkin, e la traduttrice slavista Galina Denissova. La giuria italiana, presieduta da Bogliolo, include il critico letterario Stefano Garzonio, la poetessa Antonella Anedda ed il critico letterario Andrea Cortellessa. Questa sera nella Certosa di San Giacomo Michele Mirabella annuncerà i nomi dei premiati scelti dalla giuria nella terna dei finalisti : NIcolò Ammaniti con “Io non ho paura”, Giorgio Faletti con “io uccido” e Carlo Lucarelli con “Lupo Mannaro” sono i finalisti per la sezione autori, per la sezione traduttori sono in corsa per il PremiO Gorky 2011 Mario Caranitti per aver tradotto “Dammi. Song For Lovers” di Irina Denezkina, Claudia Zonghetti per la traduzione di Visera di Varlam Salamof ed Emanuela Guercetti traduttrice de “i piani alti di Mosca” di Vasilij Aksenov. Al vincitore di ogni sezione sarà attribuita un’ opera simbolo del concorso dal disegno del pittore Rustam Hamdamov. Per la sezione speciale, che intende premiare gli esponenti della cultura per il loro contributo, quest’anno sarà premiata la famosa cantante lirica Cecilia Bartoli. Questa mattina lungo il viale di Augusto, che conduce alla Villa che fu abitata dallo scrittore ed immortalata nella storica foto della partita a scacchi con Lenin, sarà apposta una targa, in anticipo alla cerimonia che intitolerà quel viale all’ “amaro” scrittore.