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Periscopio da Capri – Una Meza de Seje per brindare all’unità d’Italia – di Valentina Coppola

di Redazione
22 Giugno 2011
in Rubriche
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Seggiovia Monte Solaro

Una Meza de Seje per brindare all’unità d’Italia
di Valentina Coppola

Quisisana
Sala gremita, forse come non mai per gli appuntamenti di “Capri Cento Cinquanta”, organizzata dall’Assessorato alla Cultura ed al Turismo della Città di Capri, per il gruppo 'a Meza de Seje con la partecipazione di Al Martino e Paolo Federico, presso la Chiesa del S.S Salvatore (Santa Teresa) domenica 5 Giugno. Sarà stato il tema della serata: l’Italia unita del canto popolare con canzoni dalle Alpi alla Sicilia, ambientato in una scenografia semplice ma coloratissima in cui ad ogni strumento musicale era agganciato, a mò di bandiera, il tricolore o sarà stata la perfetta sintonia delle voci di Gino Federico, Riccardo Pecoraro e Isabella Di Stefano ma il successo di pubblico è stato davvero sorprendente. Valanga di applausi anche per il percorso proposto da Paolo Federico che ha parlato diffusamente di Goffredo Mameli, autore del nostro Inno, meglio conosciuto come “Fratelli d’Italia”, che si compone di cinque parti, ma del quale solitamente è cantata solamente la prima. Come un intercalare, tra un ‘La Mamma un vole’ (canzone popolare toscana) ed un ‘Lu Rusciu de lu mare’ (Puglia), Paolo Federico ci raccontava pezzi di storia nostrana, con semplicità e simpatia. Il perfetto connubio con Al Martino, uno dei più bravi artisti capresi contemporanei, che con la sua musica ha sposato perfettamente il ’mood’ della serata, ha chiuso, come si suol dire, il cerchio, confermando ancora una volta che la band caprese 'a Meza de Seje è amore per la musica, ma anche per la storia e le tradizioni.
Cogliendo a pieno il significato delle parole del cantautore e regista cileno Victor Jara: “Bisogna abbattere le barriere tra musica colta e musica popolare”, il gruppo riesce a mixare i due stili musicali così bene che vi potrà capitare, ascoltandoli, di non riconoscere alcune delle numerose Tammurriate, Villanelle, antiche Tarantelle, anche brani Classici e di Cabare che, appassionatamente il gruppo mette in scena, ma non vi sfuggirà il ritmo e il sentimento che queste canzoni hanno raccontato nei secoli. Tra le ragioni del successo di questo gruppo c’è, infatti, il saper coniugare le proposte di autori contemporanei, come De Simone o i “Zezi” ma, quando si ascolta un concerto della Meza, non si avverte la frattura tra questi presunti opposti, quasi che gli stessi si attraggano a tal punto da fondersi insieme. Fin dal 2001 ‘a Meza de Seje ,esprime l’essenza della musica popolare e proprio nelle antiche tradizioni ha pescato il proprio nome. Infatti, nel Regno di Napoli il “Seje” era un’unità di misura di liquidi che equivaleva a circa mezzo litro di vino. In particolare, l’originale denominazione, è stata ispirata dall’ultima strofa della celebre tarantella “Lo Guarracino”, in cui il cantante chiede al pubblico di poter bere appunto ‘na meza de seje” di vino.
Isabella Di Stefano, Peppino Esposito, Gino Federico, Aldo Massimino, Amedeo Bagnasco e Riccardo Pecoraro grazie alla maniacale ricerca dei brani, il loro studio, l'adattamento dei testi, il successivo arrangiamento, con un impegno ed un amore per la musica e le tradizioni della nostra terra davvero non comuni, riescono a offrire al pubblico qualcosa di nuovo sebbene antico entrando così a far parte della storia musicale dell’isola di Capri.
La Meza vanta esibizioni in tutta Italia, avendo tenuto spettacoli, oltre che sull’isola azzurra, anche a Roma, Napoli, Bologna, Milano, Pavia, Latina, Sorrento. Le esecuzioni sono caratterizzate da un notevole affiatamento, quattro voci ben assortite, arrangiamenti originali ed accattivanti ed una strumentazione rigorosamente acustica: chitarre classiche, violino, tiple colombiano, cro-crò, tammorre, nacchere, triangolo, bombo ed anche strumenti meno convenzionali quali il bambù e la bottiglia. L’impegno dei suoi musicisti non si esaurisce nella riproposizione di brani già noti, ma si spinge nella ricerca di vecchi motivi o canti tradizionali, spesso legati alla nostra bellissima isola, ormai vivi solo nel ricordo di qualche anziano oppure tra le carte dimenticate in qualche biblioteca privata. Il gruppo ha all’attivo anche la produzione di un cd live “Zompa e Vola” registrato nel 2007 a Capri, attualmente è in fase di produzione un secondo cd.
Se fosse nata in voi la curiosità di ascoltare questa band così amata, vi suggerisco di non perdere il prossimo spettacolo giovedì 23 Giugno h. 19.30 ai Giardini di Augusto .

Prec.

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