Una Meza de Seje per brindare all’unità d’Italia
di Valentina Coppola
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Cogliendo a pieno il significato delle parole del cantautore e regista cileno Victor Jara: “Bisogna abbattere le barriere tra musica colta e musica popolare”, il gruppo riesce a mixare i due stili musicali così bene che vi potrà capitare, ascoltandoli, di non riconoscere alcune delle numerose Tammurriate, Villanelle, antiche Tarantelle, anche brani Classici e di Cabare che, appassionatamente il gruppo mette in scena, ma non vi sfuggirà il ritmo e il sentimento che queste canzoni hanno raccontato nei secoli. Tra le ragioni del successo di questo gruppo c’è, infatti, il saper coniugare le proposte di autori contemporanei, come De Simone o i “Zezi” ma, quando si ascolta un concerto della Meza, non si avverte la frattura tra questi presunti opposti, quasi che gli stessi si attraggano a tal punto da fondersi insieme. Fin dal 2001 ‘a Meza de Seje ,esprime l’essenza della musica popolare e proprio nelle antiche tradizioni ha pescato il proprio nome. Infatti, nel Regno di Napoli il “Seje” era un’unità di misura di liquidi che equivaleva a circa mezzo litro di vino. In particolare, l’originale denominazione, è stata ispirata dall’ultima strofa della celebre tarantella “Lo Guarracino”, in cui il cantante chiede al pubblico di poter bere appunto ‘na meza de seje” di vino.
Isabella Di Stefano, Peppino Esposito, Gino Federico, Aldo Massimino, Amedeo Bagnasco e Riccardo Pecoraro grazie alla maniacale ricerca dei brani, il loro studio, l'adattamento dei testi, il successivo arrangiamento, con un impegno ed un amore per la musica e le tradizioni della nostra terra davvero non comuni, riescono a offrire al pubblico qualcosa di nuovo sebbene antico entrando così a far parte della storia musicale dell’isola di Capri.
La Meza vanta esibizioni in tutta Italia, avendo tenuto spettacoli, oltre che sull’isola azzurra, anche a Roma, Napoli, Bologna, Milano, Pavia, Latina, Sorrento. Le esecuzioni sono caratterizzate da un notevole affiatamento, quattro voci ben assortite, arrangiamenti originali ed accattivanti ed una strumentazione rigorosamente acustica: chitarre classiche, violino, tiple colombiano, cro-crò, tammorre, nacchere, triangolo, bombo ed anche strumenti meno convenzionali quali il bambù e la bottiglia. L’impegno dei suoi musicisti non si esaurisce nella riproposizione di brani già noti, ma si spinge nella ricerca di vecchi motivi o canti tradizionali, spesso legati alla nostra bellissima isola, ormai vivi solo nel ricordo di qualche anziano oppure tra le carte dimenticate in qualche biblioteca privata. Il gruppo ha all’attivo anche la produzione di un cd live “Zompa e Vola” registrato nel 2007 a Capri, attualmente è in fase di produzione un secondo cd.
Se fosse nata in voi la curiosità di ascoltare questa band così amata, vi suggerisco di non perdere il prossimo spettacolo giovedì 23 Giugno h. 19.30 ai Giardini di Augusto .