Fonte: Metropolis
di Marco Milano
Per la tragedia del bus a Capri, nuova udienza in Tribunale, intanto, purtroppo, è deceduta la signora vittima dell’incendio di Anacapri. L’altro giorno presso il Tribunale di Napoli si è tenuta un’ulteriore udienza del processo per il drammatico 22 luglio 2021 di Capri, quando un autobus di linea da poco partito dal capolinea di Marina Grande, precipitò nel vuoto dal tornante superiore. Una giornata che ha segnato per sempre la storia di Capri, un incidente con numerosi feriti e soprattutto che è costato la vita al giovane autista napoletano Emanuele Melillo. E per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto che proseguono le udienze nelle aule del Tribunale, e con l’appuntamento dell’altro giorno, sono stati sentiti, come testimoni, i tecnici che hanno eseguito l’esame autoptico sulla salma. Le attività si sono svolte secondo le giuste dinamiche processuali e secondo quanto si è appreso i familiari presenti sono rimasti soddisfatti rinnovando la loro fiducia nei magistrati giudicanti. La prossima udienza è prevista ora agli inizi del 2025. Intanto una nuova tragedia segna la storia dell’isola azzurra. E’ deceduta, infatti, la donna sessantacinquenne che un mese orsono aveva riportato gravi ustioni a causa dell’incendio che era scaturito nell’appartamento in cui viveva insieme al marito ad Anacapri. Una stanza in via Trieste e Trento messa a disposizione gratuitamente dalla Parrocchia per i due privi di una soluzione abitativa. L’immobile unitamente alla sala parrocchiale fu seriamente danneggiato dall’incendio, squarciando con il boato e le fiamme una tranquilla serata nel comune alto dell’isola azzurra. La donna dopo le prime cure all’ospedale Capilupi di Capri era stata trasferita al centro grandi ustionati del Cardarelli di Napoli, ma purtroppo a distanza di un mese la triste notizia del suo decesso.