Anna Maria Boniello. Capri – Cala la tensione a Capri in attesa della decisione che il Gip dovrà prendere sul futuro della centrale elettrica di Marina Grande, che era stata annunciata per il 15 Luglio. Lo slittamento della data dell’ultimatum ai primi giorni della prossima settimana, fa respirare sull’isola un cauto ottimismo, ed ieri si registravano alcune prese di posizione anche dai rappresentanti del Governo. Primo fra tutti è stato il Senatore Riccardo Villari, Sottosegretario ai Beni Culturali, che già la scorsa settimana, dopo il colloquio con il Ministro allo Sviluppo Economico Paolo Romani, aveva fatto sapere ai Sindaci di Capri che il Ministero stava seguendo passo passo tutte le dinamiche della querelle, sia a livello governativo che della Procura. Un interessamento di VIllari che è continuato anche ieri mattina. Infatti in un colloquio con il Sindaco Ciro Lembo e l’Assessore al Turismo Marino Lembo ha comunicato di essere rimasto in stretto contatto con il Capo Gabinetto del Ministero, ed aver ascoltato anche alcuni ambienti della Procura napoletana. “Ovviamente” ha dichiarato Villari “ognuno nel rispetto delle proprie competenze istituzionali, ha a cuore sia la salvaguardia e la tutela dell’ambiente e della pubblica salute, e di non sottovalutare l’impatto negativo che potrebbe avere l’interruzione della produzione di energia elettrica nella centrale, sia per la popolazione residente che per i turisti, sia nel settore economico. Ovviamente” ha ribadito Villari “prioritaria dovrà essere la messa in sicurezza della centrale nei tempi e nelle modalità che stabilirà il Magistrato”. Intanto sul versante dell’opposizione ieri mattina è stata diffusa sull’isola un’interrogazione parlamentare, proprio ai Ministri dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente, da parte del Senatore del PD Francesco Ferrante. Ferrante che è componente in Senato della XIII Commissione Ambiente, e occupa nell’associazione Legambiente il ruolo di membro della Segreteria Nazionale, chiede ai Ministri di sapere quali iniziative intendano adottare per evitare che venga staccata la corrente elettrica all’isola di Capri. Il blackout provocherebbe una serie di ricadute negative per l’economia ed occupazione e sarebbe amplificato da tutti i media nazionali ed internazionali. Il Senatore del Partito Democratico chiede anche che sia la Regione Campania, insieme alla Provincia ed i Comuni di Capri ed Anacapri ad attivarsi affinché si proceda celermente alla tutela della salute della popolazione, così come al mantenimento dell’ecosistema intervenendo con atti concreti alla messa in sicurezza della centrale ed all’abbattimento di tutti i fattori di rischio che comporta. Sul fronte dei Comuni invece, anche al momento il black out è stato scongiurato, continuano gli adempimenti per mettere in atto il piano d’emergenza, così come stabilito nella riunione in Prefettura nei primi giorni della settimana. Un piano strategico richiesto dallo stesso Prefetto e dai responsabili delle Forze dell’ordine e della Protezione Civile che hanno già allertato, in caso di blackout, i loro uomini e mezzi.