Anna Maria Boniello. Capri – Un raggio di mezzaluna illuminerà quest’estate il Capri Palace. L’albergo d’arte a cinque stelle lusso di Anacapri dell’esclusivo portfolio di Tonino Cacace che oltre a farsi conoscere per le sue suite con piscine private e giardino nel suo parterre di ospiti, annovera il gotha del jet ster e star hollywoodiane come Leonardo di Capri, Harrison Ford, Gwineth Paltrow a cui è dedicata una suite, Julia Roberts, Mariah Carey e Nick Mason, il mitico batterista dei Pink Floyd. L’imprenditore anacaprese che ha portato il suo albergo ad essere insignito del premio come migliore hotel italiano nella ultima edizione dei World Travel Award, considerato tra gli addetti ai lavori e non l’Oscar del Turismo. Cacace, dopo aver trasformato il suo albergo nelle linee architettoniche, con le sue arcate e volte che ricordano un antico palazzo napoletano del ‘700 arricchito di opere d’arte disseminate negli spazi interni dal Bar degli Artisti alla terrazza giardino, si appresta ad una nuova avventura, che lo vede in partnership alla guida del suo albergo con l’uomo più ricco della Turchia Ferit Faik Sahenk, presidente del gruppo Dogus, il colosso turco fondato negli anni ’50 che conta dieci milioni di clienti in tutto il mondo. L’interesse del magnate per il comparto turistico alberghiero di lusso ha portato Tonino Cacace a siglare un’intesa mantenendo il timone delle sue aziende che già da quest’inverno sono sbarcate in terra di Turchi. Il Capri Palace manterrà assolutamente il suo stile, è questo il patto siglato tra i due imprenditori, anzi in diverse località europee e del Mediterraneo saranno replicate quelle strutture d’eccellenza che tanto hanno contribuito al successo dell’albergo caprese, in particolare la spa con la sua beauty farm, che in pochi anni è diventata un centro di benessere di fama internazionale, insignita di numerosi premi come quello di migliore spa medicale al mondo, e sotto la direzione del prof. Francesco Canonaco ha brevettato diverse attività estetiche, e fra queste la famosa scuola delle gambe. La partnership con l’importante tycoon turco è estesa anche al Riccio, l’esclusivo ristorante che affaccia sulla mitica Grotta Azzurra, unico beach club che è stato insignito di una stella Michelin, così come due stelle Michelin sono state assegnate al ristorante l’Olivo che si trova all’interno del Capri Palace. I due entrepreneur hanno sottoscritto un patto strategico per lo sviluppo di iniziative e di progetti nel campo alberghiero, della ristorazione e dell’entertainment sia sul territorio nazionale che all’estero. Iniziative di sviluppo che saranno avviate grazie al supporto finanziario del gruppo Dogus, grazie al quale partirà il processo di internazionalizzazione del brand Capri Palace, che insieme al nome esporterà anche il suo concept che lo ha fatto diventare famoso e che lo contraddistingue in tutto il mondo. Il programma prevede l’apertura in Turchia del primo store Capri Touch, la linea moda artigianale legata allo stile Capri, ed ancora tre ristoranti del gourmet italiano targati l’Olivo ed Il Riccio a Londra, Dubai ed in Turchia.