(fonte : ANSA) – CAPRI (NAPOLI), 9 MAG – Palazzo Cerio a Capri: lavori con la singolare formula del "cantiere aperto" nello storico edificio trecentesco, sede del Centro Caprense Ignazio Cerio, del museo plaeontologico e della biblioteca che raccoglie i testi più antichi e pregiati dell'isola azzurra. In tempo reale studiosi di Capri, appassionati di storia e curiosi potranno assistere nelle sale espositive del palazzo che affaccia sulla Piazzetta ad una serie di interventi conservativi che prenderanno il via nei prossimi giorni. I lavori di restauro e conservazione sugli arredi d'epoca presenti nella sala conferenza e sui reperti antichi esposti nel museo partiranno il 14 maggio per concludersi il 21 maggio. Con la modalità del "cantiere aperto", verranno illustrate le operazioni tecniche che si svolgeranno secondo la metodologia del restauro e si consentirà per un'intera settimana, dalle ore 9 alle 13 e dalle 16 alle 20, al pubblico di osservare giorno per giorno i lavori che verranno eseguiti. Il progetto è realizzato dagli studenti delle Scuole delle Arti ornamentali del Comune di Roma, affiancati dai professori Daniela Caporali e Marco Castracane, accreditati presso la Soprintendenza e responsabili dei restauri, e dall'architetto Renato Borzelli, coordinatore del cantiere. Il Palazzo Cerio, lo storico edificio del 1300 ampliato nel 1600 che domina sulla Piazzetta, racchiude secoli di storia caprese. Il complesso ospita il museo dei resti paleontologici e naturalistici raccolti a Capri da Ignazio Cerio, il Palazzo Farace del 1372 dove si trova la biblioteca del Centro Caprese Ignazio Cerio e il Palazzo Vanalesti, seminario vescovile nel 1787 ed oggi sede dell'Azienda di Soggiorno e Turismo. Il Centro Caprense Ignazio Cerio, fondato dall'ingegnere e scrittore Edwin Cerio, ha per scopo la promozione, anche in collaborazione con altri enti, delle attività che illustrino l'importanza storica, naturalistica ed artistica di Capri. Il museo raccoglie oltre 20mila reperti naturalistici ed archeologici principalmente di Capri, raccolti da Ignazio Cerio.