(da Il Mattino del 18.2.2011) Mariano Della Corte. Capri – Otto quintali di derrate alimentari sono state sequestrate dai Carabinieri di Capri durante i controlli sugli autoveicoli che trasportano dalla terra ferma i generi alimentari. Gli alimenti erano destinati a vari punti di distribuzione e rivendita dell’isola insieme ad un altro quintale di confezioni di frutta che dovevano essere consumate nelle mense delle scuole elementari e materne di Capri che facevano parte del Progetto della Comunità Europea denominato “frutta nelle scuole”. Tutti gli alimenti che sono stati posti sotto sequestro dopo la verifica effettuata dai funzionari del servizio veterinario-sanitario dell’ASL Napoli 1, viaggiavano in cattivo stato di conservazione, pure essendo alimenti di tipo deperibile, in promiscuità e all’interno di un furgone sprovvisto di cella frigorifera e mancante di isolamento termico. Insieme alla frutta destinata alle scuole, sono state rinvenute dai militari confezioni di salumi e vari tipi di insaccati, una grande quantità di prodotti caseari, formaggio, mozzarella, carne preconfezionata, tra cui hamburger e wurstel, prodotti per pasticceria che viaggiavano da Ercolano a Capri a bordo di un furgone che è entrato nel mirino dei controlli dei militari della Stazione dei Carabinieri, guidati dal Luogotenente Michele Sansonne. Si tratta di un Fiat Ducato che è rimasto per alcune ore a disposizione dei militari e dei funzionari della ASL, che hanno provveduto a catalogare la merce, che dopo essere stata posta sotto sequestro sarà messa a disposizione del Magistrato, mentre i due uomini che viaggiavano a bordo del furgone F.M. di anni 23 e C.R. di anni 19, entrambi di Ercolano sono stati denunciati a piede libero dai Carabinieri di Capri per aver violato gli Articolo 5 e 6 della Legge 283 del 1962 che prevede l’arresto da tre mesi fino ad un anno o l’ammenda da 2.500 a 46.000 euro. L’operazione dei Carabinieri di ieri, che ha portato allo scoperto un episodio di malcostume, ha fatto scalpore sull’isola specialmente per il caso che riguarda le confezioni di frutta che dovevano essere distribuite nelle mense scolastiche degli istituti Giuseppe Salvia a Tiberio e IV Novembre in piazzetta, plessi scolastici frequentati da centinaia di bambini che vedono messa a rischio la loro salute, a causa di comportamenti incoscienti da parte di imprenditori senza scrupoli.