“Il pericolo della chiusura del Capilupi non c’è mai stato e nemmeno abbiamo avuto comunicazioni né dall’Asl né dalla Regione”, attaccano all’unisono i sindaci di Capri ed Anacapri, Ciro Lembo e Franco Cerrotta, e sottolineano anzi che esiste un piano regionale dove largo spazio è dato all’erogazione di servizi sanitari sull’isola. “La precisazione è necessaria per evitare che si diffonda un inutile allarme sociale. Continueremo a tranquillizzare la cittadinanza”, dicono i due sindaci. “I cittadini – rilancia il sindaco di Anacapri Cerrotta – saranno sempre informati dalle amministrazioni su ogni passo che andremo a compiere, come è sempre accaduto, anche attraverso pubbliche assemblee”. “Anzi, è sempre mia intenzione così come ho già dichiarato in precedenza – ribadisce Ciro Lembo – di chiedere al ministero una deroga al patto di stabilità per sbloccare e reperire i fondi dal bilancio comunale, che ha un attivo di 9 milioni di euro bloccati, e farmi autorizzare a continuare i lavori di ampliamento e completamento della nuova ala del Capilupi fermi da tempo. Tutto ciò a dimostrazione dell’interesse delle due amministrazioni comunali a far crescere l’efficienza dell’unico nosocomio isolano”. E sempre sul Capilupi una nota dell’Ugl Sanità, a firma dei segretari regionale e provinciale Francesco Patrociello e Ciro Varriale, è stata diffusa ieri. Il documento contiene pesanti critiche sul mancato intervento da parte della Direzione Generale dell’Asl Napoli 1 Centro per porre fine “all’eccessivo numero di ore di straordinario erogate al personale in rapporto al numero di unità in servizio”. E ancora “sulle condizioni strutturali del presidio” e “sui costi abnormi che non sono finalizzati alla qualità dell’offerta dei servizi”. L’Ugl chiede un incontro urgente anche con le amministrazioni comunali per assicurare alla comunità caprese servizi adeguati al territorio e rimodulare tutte le attività di presidio. L’attenzione sul funzionamento del Capilupi ieri è arrivata anche attraverso un’interrogazione urgente presentata al presidente della giunta regionale Stefano Caldoro dal consigliere regionale del Pse Gennaro Oliviero. Nell’interrogazione Oliviero chiede a Caldoro “se siano state effettuate le opportune verifiche sulla gestione sanitaria ed amministrativa del Capilupi; quali provvedimenti intenda adottare al fine di riportare nell’alveo della legalità le situazioni abnormi esistenti nel presidio; se siano state verificate le condizioni di agibilità igienica dei locali destinati al personale ed a quelli nei quali opera il centro dialisi; se sia improrogabile o meno rimodulare le attività del presidio e quelle distrettuali in modo da riportare, nell'ambito della coerenza gestionale la spesa sanitaria rispetto all'offerta prestazionale, prevedendo e assicurando, a tal riguardo, il collegamento, in maniera puntuale e tempestivo, con i presidi ospedalieri della terraferma”. A tutti questi interrogativi dovrà rispondere Caldoro, non solo nel ruolo istituzionale di presidente della giunta ma anche nella qualità di commissario ad acta per la sanità in Campania.