Anna Maria Boniello. Capri – Maxi blitz dei Carabinieri a Capri contro il giro di spaccio di droga che ormai sta coinvolgendo anche il mondo dei minorenni. L’operazione, a cui ha partecipato il nuovo comandante della stazione di Sorrento, Capitano Marco La Rovere è scattata ieri all’alba e ha visto in azione i carabinieri della stazione di Capri, un nucleo di militari arrivati da Sorrento portatori di quattro custodie cautelari destinate a giovani tossicodipendenti che risiedono sull’isola, e tra questi un cittadino di nazionalità marocchina che lavora a Capri in un esercizio commerciale, e tre destinate a cittadini marocchini che risiedono a Napoli. L’inchiesta che si è conclusa ieri è durata alcuni mesi nel corso dei quali i militari della stazione di Capri coordinati dal comandante Pietro Bernardo hanno messo in azione varie tecniche, ricorrendo addirittura a telecamere per la videosorveglianza, poste in alcuni punti chiave dell’isola dove avveniva lo spaccio. L’inchiesta è partita nel mese di Giugno, quando i Carabinieri arrestarono due corrieri della droga di nazionalità marocchina che si erano imbarcati sull’aliscafo per Capri. L’arresto in aliscafo consentì ai militari di individuare alcuni giovani che aspettavano sul molo per il passaggio di mano e da quel momento, anche attraverso il controllo dei telefonini che contenevano messaggi in codice, erba diventava hasba, lo spacciatore veniva chiamato besnes, il fumo zatia e i carabinieri hanasch, e foto utili a individuare i destinatari, partì l’indagine che ha portato ieri il Magistrato ad emettere sette ordinanza cautelari, quattro da eseguire sull’isola e tre in terraferma. Nel corso di questi mesi, quando si è snodato il filone delle indagini, sono venute fuori delle storie che fanno parte dell’inchiesta, e tra queste quella che era stato preso in subaffitto un mini appartamento nella zona alta dell’isola a Tiberio, dove si passava il tempo consumando droga e facendo sesso, e dove con una webcam posta su una delle finestre quasi a livello strada, gli inquilini dell’abitazione potevano controllare il passaggio esterno alla piccola viuzza, e riconoscere il cliente che a domicilio veniva a ritirare la sua bustina di droga giornaliera. Una casetta che, come si evince da alcune dichiarazioni rilasciate dagli stessi protagonisti, era frequentata anche da una sedicenne, che non è coinvolta in questa operazione, una giovane che frequenta uno degli istituti superiori dell’isola e che già vive da tempo una difficile situazione familiare, e che ha raccontato agli inquirenti che in cambio gratuito di erba o hashish e dopo abbondanti bevute, forniva prestazioni sessuali nella piccola abitazione dove era solita riunirsi con il gruppo di pusher e assuntori di sostanze stupefacenti. E pare, secondo alcune indiscrezioni, che non sia la sola, ed un’inchiesta sia stata avviata anche dal Tribunale dei Minori. Le operazioni di indagine che sono andate avanti sino ad ieri si sono concluse con le esecuzioni delle quattro ordinanze sull’isola di Capri, con due arresti domiciliari nei confronti del ventunenne Michele Tessitore ed il diciottenne Antonio Tranchese, poiché sono risultati incensurati mentre sono stati trasferiti al carcere di Poggioreale il ventunenne di nazionalità marocchina Chams Radouane, che lavorava in un esercizio commerciale di Capri, e Michele Petrucci di venticinque anni che lavorava presso le toilette pubbliche di Marina Grande, poiché a loro carico sono risultati reati specifici e reati contro il patrimonio. Per tutti gli imputati è scattata l’accusa ai sensi dell’art. n.73 del DPR 309/90,Produzione e traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope e dell’art. 110 del Codice Penale, per concorso in reato. Delle sette ordinanze di custodia cautelare solo 5 sono andate in esecuzione, quattro a Capri ed una a Napoli. Sono sfuggiti alla cattura due cittadini marocchini che risiedono a Napoli.