Mariano della Corte. Capri – I fondali di Capri continuano a svelare i loro segreti. Ieri pomeriggio ancora un presunto ordigno bellico inesploso è stato rinvenuto sui fondali della Grotta Bianca ed accanto ad esso giaceva ad una profondità di circa 15 metri anche una cassa di munizioni. Immediato è scattato l’allarme da parte della Capitaneria di Porto e l’interdizione al passaggio nello specchio d’acqua. Dagli uffici della Circomare comandata dal Tenente di Vascello Alessandro Sarro è stata diffusa l’ordinanza firmata dal Luogotenente Alberto Senna, che ha vietato ad horas alle imbarcazioni la navigazione nella zona per un raggio di circa duecento metri dal luogo del rinvenimento e fino a nuova disposizione, oltre alla navigazione, nell’area è stato anche interdetto l’ancoraggio e qualsiasi tipo di pesca ed attività marittima e nautica, ed ovviamente è vietata anche la balneazione. Le uniche unità navali che possono avvicinarsi alla zona sono quelle della Guardia Costiera e le motovedette di Polizia, Carabinieri o altre forze dell’ordine che sono tenute a fare rispettare l’ordinanza. Quello di ieri segue di poco più di un mese un ritrovamento analogo nello stesso specchio d’acqua. Un’ ogiva risalente alla Seconda Guerra Mondiale fu ritrovata da un’esperto sommozzatore Vasco Fronzoni, e successivamente fatta brillare in sicurezza dai subacquei del nucleo dello Sdai della Marina Militare.