Anna Maria Boniello. Capri – Trecento euro di multa per chi infastidisce, turisti o chiunque attraversi le strade di Capri, proponendo i propri servizi. Tutto ciò si chiama “petulanza” e nel comune di Capri è vietato da una precisa ordinanza firmata nel 2001 e che è stata ripresa con veemenza dall’amministrazione comunale lo scorso anno dopo che un ambulante vendeva rose all’esterno dei ristoranti e bar. Un’abitudine inusuale, a cui Capri non è mai stata avvezza e che indusse il sindaco appena eletto Gianni De Martino ed il delegato al turismo Antonino Esposito di inviare a tutte le categorie ed anche ai commercianti una lettera che riprendeva la precedente ordinanza che vietava la petulanza e la vendita ambulante di prodotti, pena ammenda di cinquanta euro, e chiedendo di segnalare al comune gli inadempienti. Evidentemente, nonostante il grosso numero di multe che è stato comminato nel corso di un anno il fenomeno ha continuato a dilagare e la multa imposta probabilmente era di un’entità minima per cui non spaventava i contravventori. Da qui la decisione di oggi con una nuova delibera, che la giunta municipale ha approvato all’unanimità, nella quale veniva elevata notevolmente la sanzione, che da oggi scatta a trecento euro. “Abbiamo constatato – ha dichiarato il sindaco Gianni De Martino – che nonostante le numerose contravvenzioni elevate dalla Polizia Municipale il fenomeno è diventato sempre più persistente e dalle altre zone lontane dal centro, come Marina Grande, è arrivato addirittura in piazzetta. Ed è perciò – spiega il Sindaco – che abbiamo deciso all’unanimità di aumentare le sanzioni confidando anche in un maggiore controllo del territorio.” Il fenomeno della petulanza, che un tempo veniva tollerata, perché si limitava a poche persone che fermavano i turisti allo sbarco proponendo giri dell’isola o la visita alla Grotta Azzurra, oggi si è allargato ai camerieri che bloccano i passanti al di fuori dei ristoranti e dei bar con in mano i loro menù. E su questo argomento va giù duro il delegato al turismo Antonino Esposito, che tocca un altro aspetto, e cioè come la petulanza danneggi fortemente l’immagine di Capri “Tale fenomeno – dice Esposito- impoverisce in maniera significativa la nostra immagine turistica e auspichiamo che dopo gli incontri delle scorse settimane si rinsaldi la collaborazione degli operatori e della categorie interessate. Il provvedimento preso – continua il delegato al turismo – sarà occasione per un rinnovato monitoraggio del fenomeno, e per questi motivi ci riserviamo nelle prossime settimane di valutare la necessità di applicare ulteriori conseguenze, anche in materia di concessione di suolo pubblico per quegli esercizi che continueranno a non sentire la responsabilità del danno che, attraverso la petulanza, si provoca all’intero sistema turistico isolano.