Fonte: Lacucinaitaliana.it
Margo Schachter
I limoni ripieni a Capri sono diventati un fenomeno virale. Li si mangia ripieni di sorbetto, in piazzetta, o ci si beve un cocktail con tanto di ombrellino.
I limoni ripieni a Capri sono diventati virali. Sbarcati al porto si viene accolti da una marea di turisti, facchini, e… limoni. Basta passeggiare lungo il molo di Marina Grande per restare colpiti dalla quantità di limoni che spuntano ovunque: sui tavoli, nelle ceste, nelle vetrine delle gelaterie. I limoni sono da sempre un simbolo di Capri, decorano souvenir e ogni prodotto Made in Capri o presunto tale, dagli orologi alle tovaglie, ma in cucina non sono mai stati i grandi protagonisti. A tavola la facevano la padrone l’insalata caprese, il panino caprese, la torta caprese, persino la cotoletta caprese, decisamente meno i limoni. Negli ultimi anni però si sono tramutati in un fenomeno virale, in versione ripiena.
«Ma sono io che non me li ricordavo prima o è una novità?» Chiedo al ragazzo che mi accompagna in taxi a destinazione. «È una novità» – mi dice – «una cosa degli ultimi anni, sa… i social». E infatti l’ultima volta che sono stata a Capri era il 2020, l’anno senza turismo internazionale ma anche quello in cui è esposto TikTok, e con lui, dall’anno dopo, i limoni di Capri. Limoni ripieni di sorbetto e di gelato al limone campeggiano sui tavoli, in mano alla gente, ragazze si fanno selfie con in mano enormi frutti gialli da cui spuntano ombrellini e cannucce, “ripieni” di spritz al limoncello.
Il sorbetto al limone… nel limone
Dai dessert anni Ottanta passando per i fruttini ripieni, cercare l’inventore dei limoni ripieni a Capri rischia di essere complicato perché sono a tutti gli effetti parte del nostro immaginario nazionale. Delle certezze però ci sono: prima di essere venduto da Bindi e da Antica Gelateria del Corso, la frutta ripiena di gelato è stata inventata da Matteo Napoli, recentemente scomparso, fondatore della storica Gelateria Matteo nel 1958 a Lancusi, nel cuore della Valle dell’Irno. Fu lui l’inventore dei cosiddetti “fruttini”, così popolari da essere molto richiesti dai VIP e venduti oggi dal laboratorio di Baronissi a mezza Europa. Negli anni Ottanta al Don Alfonso 1890 a Sant’Agata dei due Golfi, il limone svuotato ospitava il Concerto di Limoni, crema di latte al limone, graffa al limone ed un bignè alla crema di limone. Nel 2017 i frutti gelato tornano popolari grazie a Cédric Grolet, celebrity pastry chef d’oltralpe che realizza quello che sembra un limone ma è invece un trompe-l’œil, che in francese significa “inganno dell’occhio”, ed è invece una mousse ripiena di strati di bontà. Ci scrive persino un libro, Frutti, edito nel 2017, e lancia un hashtag popolarissimo come il suo profilo Instagram, #cgfruits.
Sorbetto limone, in piazzetta
Il limoni ripieni a Capri quindi non sono un’invenzione, ma sicuramente un’intuizione. Al Bar Gelateria Grotta Azzurra, una gelateria artigianale rinomata dell’isola dal 1970, ad Anacapri e nella sede in piazzetta a Capri, puntano principalmente proprio sui limoni. Non è una novità: «Abbiamo iniziato 5 anni fa» – mi dice uno dei soci, Fabrizio Brunetti. Nel 2021 sfornano la monoporzione al limone a forma di limone, un po’ alla Cédric Grolet appunto, e ora oltre a servire il sorbetto di limoni con limone nella coppetta hanno anche studiato una coppa in ceramica, per chi si accomoda al tavolo. I loro limoni sono piccoli, o meglio sono “normali”, sono limoni di Sorrento IGP, che è più arrotondato, dalla forma ovale, mentre lo sfusato amalfitano e il Limone di Amalfi hanno la buccia spessa e rugosa, molto irregolare, e finisce con una specie di punta. Molto diversi da quelli enormi cedri che vengono usati per servire i cocktail. Ma quelli vanno più di moda giù al molo di Marina Grande.
Cocktail a Marina Grande
I locali del porto oramai li hanno stampati nel menù ed è più difficile trovarne uno che non li serva. Antonio, detto Tony Lemon, serviva già il Limoncello Spritz (granita al limone, limoncello e prosecco) al Molo20, sempre a Marina Grande, nel 2019, ma è da dopo il Covid ad aver preso piede, così sembra. Me lo spiega Antonio Aprea del Bar Aprea, proprio davanti al molo degli aliscafi. «Capri è stata la prima come sempre a lanciare la moda, come aveva fatto 30 anni fa con il limoncello. Il limone è la nostra risorsa» mi racconta davanti ad una vetrina di gelati e limone «questo avrà massimo 4 anni, si faceva ma poco, oggi grazie ai social è diventato un must. La gente viene e lo richiede», mi spiega. È già diventato un nuovo classico, spuntano come funghi, i social lo confermano, su TikTok i turisti ne vanno matti e fra qualche anno scriveranno sui libri che è stato inventato qui, a Capri, chissà in che epoca lontana. Ma nel mentre comunque alla storica gelateria pasticceria Bonocore in centro non lo fanno ancora.