Anna Maria Boniello. Capri – Caldoro e Lettieri a Capri grazie alla presentazione di un libro dal titolo “L'imprenditore scugnizzo, la mia Napoli le mie sfide” di Iuppiter edizioni. Era numeroso ed attento il pubblico che ieri pomeriggio ha accolto l'invito degli organizzatori che si è ritrovato nella limonaia dell'Hotel Syrene in via Camerelle, dove in un pomeriggio di mezza estate si sono affrontati temi importanti esposti da relatori d'eccezione. Iaccanto all'autore Gianni Lettieri, la più alta autorità della nostra regione, il presidente Stefano Caldoro, il direttore del Mattino Alessandro Barbano ed il deputato imprenditore Gianni Cimmino. Nell'incontro, moderato da Tiberio Brunetti, non si sono solo affrontate le tematiche raccolte nelle circa trecento pagine del volume scritto da Lettieri, ma anche il futuro politico sia della città di Napoli che dello stesso autore che, secondo qualche relatore, non ha rinunciato a ricandidarsi a sindaco, ed è già sceso in campo forte di uno staff di giovani preparati ed uniti. Un gruppo che giorno dopo giorno insieme a Lettieri è sempre in prima fila, così come lo è Lettieri dai banchi dell'opposizione, da dove fa sentire la sua voce e non fa mai mancare i suoi suggerimenti. “Ma il sindaco di domani – ha detto il direttore de Il Mattino Barbano, e lo ha confermato anche Caldoro nel suo intervento – non sarà come quello di oggi, se passano le riforme delle aree urbane, Napoli non sarà più la vecchia città ma un'area popolata da circa tre milioni e mezzo di abitanti, quasi un terzo della regione.” Tema ripreso dal presidente della Regione: “poiché le riforme sono necessarie, come ci viene detto da più parti la nostra nazione è oberata dalla burocrazia. Se passerà questa linea la Regione non avrà più senso di esistere, altrimenti si raddoppiano quei problemi che arrivano dalla burocrazia e dalle regole che rallentano lo sviluppo. Però – ha concluso Caldoro – non potrà mai scomparire la città Napoli, per questo ha un senso dare risposte ai vari problemi fornendo ed creando servizi, facendo diventare la città una vera e propria City.” Una città che Lettieri, nel ricordare quella della sua infanzia ha sognato e sogna ancora ed è stato questo uno dei motivi che lo hanno fatto trasformare da imprenditore in un politico di razza, senza mai dimenticare le sue origini di scugnizzo nato vissuto alla Duchesca.