Anna Maria Boniello. Capri – Acque tranquille ieri al Porto di Marina Grande nel day after della manifestazione, ma i giovani indignati del Forum continuavano la loro opera di sensibilizzazione con il gazebo in piazzetta dove è stata organizzata una raccolta di firme ed una singolare forma con una vena d’ironia. Infatti è stato chiesto alla popolazione di partecipare ad una simbolica donazione di 20 centesimi, sulla scia della dichiarazione dell’altro ieri dell’ Amministratore Delegato della SNAV Raffaele Aiello che aveva definito plateale la protesta in virtù di soli 20 centesimi di aumento. Ed i venti centesimi chiesti ai cittadini, insieme alle firme hanno raggiunto fino al pomeriggio di ieri la somma di circa 200 euro, sfiorando le 1000. Questa singolare forma di protesta continuerà nei prossimi giorni ed i ragazzi del forum hanno fatto sapere che il 50% delle “donazioni”, saranno devolute in beneficenza all’Anffas di Capri, mentre le restanti saranno inviate personalmente all’Amministratore Delegato di Snav, che secondo il loro punto di vista li aveva offesi. A spiegare i motivi della loro azione è Roberto Bozzaotre, coordinatore del Forum dei Giovani di Capri che ha sottolineato che “la raccolta di firme è stata effettuata per dimostrare che i capresi non sono preoccupati da 20 centesimi. Soprattutto, – continua Bozzaotre – noi non possiamo permettere che si manchi di rispetto alla comunità caprese e promettiamo iniziative sempre forti e determinate, in tutti i modi consentiti dalla legge, finché i problemi da noi evidenziati, abolizione della delibera regionale sulla dismissione della Caremar, Bandi d’appalto europeo per l’assegnazione delle concessioni, aumento del numero delle corse relative ai servizi essenziali, mezzi più confortevoli ed igienici, non saranno risolti”. Sulla stessa lunghezza d’onda i due primi cittadini, Ciro Lembo e Franco Cerrotta che in una lettera a firma congiunta inviata ai rappresentanti delle compagnie di navigazione Snav, alla NLG, all’Alilauro, all’Aliauro Gruson, all’Alicost ed al Consorzio Gescab, lamentano la mancanza di rispetto che le compagnie private hanno ancora una volta “mostrato verso le comunità isolane continuando ad offendere i cittadini dell’isola di Capri, definendo plateale una giusta protesta plateale per un aumento di 20 centesimi. La manifestazione di Domenica invece –dicono i sindaci – sta a significare che non si è capito che negli ultimi dieci anni, di quelle che erano e sono le rivendicazioni del territorio, e infine i sindaci mettono sotto accusa il cartello che si è creato nell’ambito dei collegamenti marittimi da e per l’isola di Capri che lede il diritto alla mobilità ed alla continuità territoriale. Noi isolani difendiamo la Caremar – scrivono i due primi cittadini – e lo faremo finchè avrà la possibilità di navigare, perché sino ad oggi è l’unica compagnia di navigazione che con qualche certezza in più ci garantisce di partire e ritornare ‘a casa’ durante tutto l’anno, ed è l’unico vettore che garantisce il trasporto veicoli e merci”.