Fonte: identitagolose.it
Nelll’hotel di lusso Punta Tragara, all’ombra dei celebri faraglioni, il menu dello chef Luigi Lionetti esprime l’essenza dell’isola con leggiadria e intensità
L’aveva chiamata Stracasa, perché era più che una semplice dimora. Nel 1920 Emilio Errico Vismara , ingegnere lombardo, sceglie lo spettacolo struggente di Punta Tragara per costruire la sua villa, abbracciata alla roccia, a picco sul mare e con vista diretta sui Faraglioni. L’opera dell’uomo e la
magia della natura fanno di questa costruzione un’emanazione della roccia, una filiazione dell’isola, un fenomeno vegetale, quasi un lichene architettonico cresciuto sul fianco di Capri, così annota sui suoi bozzetti il progettista svizzero all’epoca dei lavori. Nel 1968 viene acquistata dal conte Goffredo Manfredi che, da buen retiro, lo trasforma nel 1973 in albergo, e, nel corso degli anni, dopo una serie di ristrutturazioni, diventa l’esclusivo cinque stelle lusso attuale: il Punta Tragara . Fiore all’occhiello dell’ospitalità è il ristorante Le Monzù , che propone diversi percorsi gourmet firmati dall’executive chef Luigi Lionetti . Classe 1984, caprese doc, Luigi viene folgorato dalla passione per la gastronomia a 15 anni. Dopo diverse esperienze sul campo – tra cui con Gennaro Esposito e Arturo Spicocchi – nel 2008 arriva al Punta Tragara, dove a soli 23 anni diventa sous-chef. Professionale, misurato, concreto, con i piedi per terra, capace di riportare nei piatti l’essenza mediterranea dell’isola con leggiadria ed intensità. Tutto pomodoro e Seppia, ricci di mare, aglio orsino e mela verde Puttanesca di baccala con sorbetto al pomodoro Risotto con burrata, carpaccio di scampi polvere di capperi e alghe e Cappelletti di pasta
all’uovo con parmigiano Vacche Rosse, tartufo nero Tutto parte da una grande materia prima, valorizzata attraverso cotture ben calibrate. A preparare il palato alla cena ci sono il goloso Bignè Craquelin ripieno di parmigiana di melanzane e il Bao Bun con insalatina d’astice. Menzione a parte merita il Tutto pomodoro , un assaggio di pomodori in 4 consistenze differenti, dalla spuma alla polvere passando per la cottura confit e al forno, completato con pane croccante e basilico: un amuse bouche che è un inno al simbolo campano per eccellenza, che diventa un boccone – da mangiare con il cucchiaino – di straordinaria intensità gustativa. Tra gli antipasti, la Seppia, ricci di mare, aglio orsino e mela verde gioca sui contrasti tra la parte iodata degli elementi marini e la dolcezza del frutto, mentre la Puttanesca di baccalà con sorbetto al pomodoro rivisita la tradizione napoletana con raffinatezza e leggerezza. Il capitolo primi si apre con il Risotto con burrata, carpaccio di scampi polvere di capperi e alghe, equilibrato e molto
ben mantecato, seguito dai Cappelletti di pasta all’uovo con parmigiano Vacche Rosse, tartufo nero, astice e il suo brodo, golosi e di effetto, che strizzano l’occhio alla clientela internazionale. La panatura croccante esalta la consistenza delle carni nella voluttuosa Ricciola alla milanese, con variazione di scarola maritata e olio di pinoli, rinfrescata dagli spicchi di arancia pelata a vivo. Lemon Zù Le terrazze del ristorante Le Monzù Il fine pasto mantiene le promesse del pasto con Lemon Zù , una delizia al limone con cuore di babà e crema al limoncello, completata a tavola da una neve di limone preparata con il ghiaccio secco: una cupola fresca e profumata, con cui si sorseggia un infuso freddo di foglie e bucce di limone. Tutt’altro registro per Caffè, nocciola, liquirizia, arancia e fior di sale, un dessert di carattere, che gioca in equilibrio sui contrasti di sapori: decisamente ben riuscito. Si consiglia di anticiparsi di un’oretta rispetto alla
cena per godere della terrazza che circonda le due piscine al tramonto, luogo perfetto dove intrattenersi con la proposta di gin-experience del Gin Club & American Bar diretto dal barman Daniele Chierico : la migliore dell’isola. Le Monzù del Punta Tragara via Tragara 57 Capri (Napoli) +390810901201 Menu degustazione da 140 a 220 euro.