Riportiamo il testo dell'interrogazione del Consigliere Regionale Sandra Lonardo Mastella al Presidente della Giunta Regionale On. Stefano Caldoro, ed al Presidente del Consiglio Regionale della Campania On. Paolo Romano sulla problematica relativa alla chiusura del Centro Anffas di Capri.
Al Presidente del Consiglio Regionale della Campania
On. Paolo Romano
Al Presidente della Giunta Regionale
On. Stefano Caldoro
INTERROGAZIONE URGENTE A RISPOSTA SCRITTA
(ai sensi dell’art. 75 del Regolamento interno)
Oggetto: Situazione Centro di Riabilitazione ANFFAS di Capri
La sottoscritta Consigliere regionale Alessandrina Lonardo del Gruppo Popolari per il Sud – UDEUR
PREMESSO CHE:
Il Centro di riabilitazione Anffas Onlus è l’unico presidio riabilitativo presente nell’isola di Capri.
A quanto risulta alla scrivente, esso eroga, sin dal 1991, prestazioni riabilitative su tutto il territorio isolano a minori diversamente abili, ad anziani, in maggioranza indigenti e con gravi difficoltà motorie. In media l’Anffas Onlus di Capri prende in carico in un anno circa 150 pazienti in ambulatorio o a domicilio, effettuando prestazioni riabilitative altamente qualificate avendo un’equipe specializzata composta da medici specialisti, psicologi, sociologi, fisioterapisti, logopedisti, neuro psicomotricisti. Tra personale dipendente o a rapporto libero professionale, allo stato attuale l’Anffas conta 17 operatori. A testimoniare la qualità del lavoro svolto in Anffas Capri è la certificazione di qualità in base alla norma europea UNI EN ISO 9001:2008 conseguita presso la CSQ, una delle società di certificazione tra le più prestigiose.
A fronte dell’impegno professionale ed umano degli operatori, dell’opera instancabile del Direttivo dell’Associazione Anffas che per anni ha lottato,in sinergia con le Amministrazioni, per superare enormi barriere, superate anche per la disponibilità dei vari Commissari Straordinari alla Sanità e della Regione Campania,non corrisponde un clima di serenità economica che permette agli operatori ed agli associati, di poter continuare a lavorare.
Si elencano le problematiche gravissime che oggi costringono l’Associazione Anffas, in tempi brevissimi, a chiudere la struttura.
Con l’emanazione del Decreto n. 37 del 06 luglio 2010 sono stati fissati i tetti di spesa per tutte le strutture convenzionate. Per l’Anffas di Capri è stato fissato il limite di spesa annuale di euro 290.000,00 a fronte di un fatturato del 2009 di € 378.274,00.
Al 31 di dicembre 2010, il Centro Anffas di Capri vanta crediti dall’ ASL Napoli 1 Centro per un ammontare di circa euro 600.000,00. Essendo l’Anffas di Capri un’Associazione Onlus tale cifra è già totalmente impegnata per le ordinarie spese di gestione.
Con l’emanazione della Legge n. 220/10, l’art.1, comma 51, ha stato introdotto il “divieto” di intraprendere o proseguire azioni legali esecutive nei confronti delle Aziende Sanitarie Locali fino al 31 dicembre 2011, con la conseguente impossibilità da parte della struttura isolana di recuperare esecutivamente i crediti pregressi ed il fatturato corrente.
La situazione è estremamente grave in quanto risulta crescere mensilmente la debitoria nei confronti del personale dipendente, dell’Erario, degli istituti previdenziali ed assicurativi, degli istituti bancari e dei fornitori.
Da quanto evidenziato si può rilevare la disastrosa situazione in cui oggi versa l’Anffas Onlus di Capri in quanto:
a) Il personale non può non essere liquidato per le proprie prestazioni lavorative;
b) Il debito tributario e previdenziale contratto aumenterà a causa dell’applicazione di sanzioni ed interessi maturati e determinerà comunque una cronica condizione di non correttezza fiscale e contributiva;
c) Il rischio di ricevere azioni legali intraprese dai fornitori con conseguente perdita di credibilità dell’Associazione Anffas;
d) La debitoria nei confronti degli Istituti Bancari costringe l’Associazione al pagamento di elevate somme per oneri ed interessi.
A tal uopo, per permettere all’unica struttura riabilitativa di continuare ad operare sono necessari interventi urgenti affinché il diritto alla salute nell’isola di Capri possa essere salvaguardato. La cessazione delle attività terapeutiche, costringerà i numerosi utenti, in maggioranza minori, a dover rinunciare alle cure di cui necessitano essendo, tra l’altro, impossibilitati ad usufruire di altre strutture similari in terraferma, non solo per problemi logistici ma anche per le interminabili liste di attesa per accedere ai trattamenti che di fatto renderebbero nulle le richieste dei pazienti isolani. La chiusura dell’Anffas Onlus di Capri, struttura che riveste un’importanza socio-sanitaria di primissimo piano, renderebbe la nostra isola “disabile”, privandola della possibilità di garantire il fondamentale diritto alla salute.
Ciò premesso, si interroga il Presidente della Giunta della Regione Campania, nella qualità di Commissario ad acta per il rientro dal disavanzo in Sanità, per conoscere se e quali provvedimenti abbia inteso assumere ovvero quali si riserva di porre in essere per scongiurare la cessazione nell’erogazione di un servizio sanitario essenziale ad utenti che notoriamente versano in una situazione di disagio.
Il Consigliere Regionale
Alessandrina Lonardo