Anna Maria Boniello. Capri – I lavori nel palazzo municipale finiscono in un inchiesta. La denuncia delle opposizioni per i lavori all’interno dell’atrio del Comune di Capri, che affaccia in piazzetta, firmata dai consiglieri di minoranza, ha fatto arrivare la polizia in comune. Costantino Federico, ex primo cittadino dell’isola, oggi nei banchi dell’opposizione, ha lanciato pesanti accuse nei confronti dei responsabili che avrebbero aperto un cantiere edilizio nello spazio sottostante gli uffici tecnici e lavori pubblici e di contabilità e ragioneria che si trovano in un’ala del comune. Il cantiere sotto accusa è ubicato nell’atrio comunale e confina con il Comando di Polizia Municipale. La denuncia di Federico che è stata inviata tra l’altro alla Sovrintendenza Speciale per i Beni Archeologici e quella per i Beni Architettonici, al Prefetto e agli organi di Polizia locale mette in luce che i lavori che sono in corso nella parte sottostante al Comune, secondo Federico, non sono supportati da un’idonea documentazione tecnica e progettuale per prevenire tutti i problemi di staticità che potrebbero verificarsi alle strutture del palazzo. Ed ancora, secondo i Consiglieri di Minoranza Costantino Federico e Liberata Gargiulo, capogruppo dei Capresi Per Capri, affacciandosi in una grata di una piccola finestra esistente hanno potuto verificare che in ambienti molto profondi e risalenti quasi sicuramente ad epoca tardo medievale sarebbero venute in luce stratificazioni monumentali di fasi storiche della costruzione del palazzo municipale. Gli scavi effettuati in questo spazio, secondo Federico, assumono il profilo di ritrovamenti archeologici, e se i lavori andranno avanti potrebbero andare distrutte importanti testimonianze storiche e reperti emergenti dallo scavo.
Ieri mattina, a verificare quanto denunciato, è arrivato in Comune un drappello di poliziotti inviati sul luogo dal Vicequestore Stefano Iuorio, uno dei destinatari della denuncia di Federico, che hanno immediatamente fatto partire le indagini raccogliendo prove fotografiche all’interno del cantiere e negli uffici la documentazione esistente. Tutto ciò al fine di poter stabilire se quanto denunziato dai due consiglieri comunali di minoranza risultasse vero. L’accusa di non essere in regola con le autorizzazioni è stata respinta da parte dei responsabili degli uffici tecnici comunali che assicurano che il progetto è stato approvato sia dal Comune che dalla Sovrintendenza ai Beni Ambientali e che i lavori in corso sono finalizzati ad adeguare le toilette ed i servizi igienici già esistenti ed adiacenti al Comando di Polizia Municipale. Puntuale la contro risposta arrivata da parte di Federico, che ha dichiarato che l’argomento non è stato portato al vaglio del Consiglio Comunale, e che la pratica forse è stata trattata solamente dalla giunta, che non è competente quando si tratta di dover mutare la destinazione d’uso di immobili o spazi di essi di proprietà del Comune. Infatti, dice Federico, l’ambiente in questione è una ex cisterna posta sotto il livello di uffici importanti e quindi i lavori di scavo, oltre a dover essere muniti di particolari autorizzazioni, devono essere anche portati al vaglio ed alla conoscenza di tutto il consiglio e dei consiglieri comunali che non fanno parte della maggioranza. Anche perché, a parte l’importanza storica del Palazzo Comunale che necessita speciali autorizzazioni in materia previste dalla normativa dei beni culturali, non è stata attivata nemmeno la prassi prevista per legge riguardo la sicurezza statica e sismica degli edifici.