RASSEGNA STAMPA
Fonte: Metropolis
di Marco Milano
CAPRI – 2023 anno di grazia per Capri o di caos? Il grande boom che ha salutato l’avvio della stagione turistica si sta rivelando per l’isola azzurra una perfetta medaglia con il suo rovescio. Dorata e luccicante da un lato, primato assoluto e gradino più alto del podio ma che capovolta svela un rischio crescente di confusione, criticità, disservizi vari e un tasso dì sostenibilità del turismo non proprio eccellente. Numeri record e prenotazioni a livelli da costante tutto esaurito, dunque, si scontrano con l’attuale stato dei porti di imbarco da Napoli e di arrivo a Capri con evidenti problemi irrisolti. Al Beverello work in progress e cantieri vari che costringono ad uno slalom e ad attendere la chiamata “a voce” del personale delle compagnie di navigazione per capire a quale “gate” recarsi per l’imbarco, poi una volta giunti a Capri manto stradale del porto piuttosto improbabile con buche e punti che divengono laghi al primo scroscio d’acqua. E non va meglio al sistema dei collegamenti marittimi per quanto concerne informazioni su possibili soppressioni delle corse o modifiche del piano quotidiano demandati alla buona volontà e immancabile cortesia degli addetti alle biglietterie senza però una piattaforma o un’app che nel 2023 non dovrebbero essere più una chimera. In attesa del piano accosti, poi, i congestionamenti nelle ore mattutine sono all’ordine del giorno in considerazione dell’arrivo a pochi minuti di distanza di navigli che scaricano sullo stretto e malandato porticciolo caprese centinaia di turisti all’unisono. E non è facile nemmeno per il circuito dei trasporti interni all’isola fronteggiare la mole di turisti desiderosi di raggiungere i vari punti del proprio itinerario visto che si è in presenza di strette strade carrozzabili ma di un numero crescente come un fiume in piena di viaggiatori che mette sempre più in evidenza che per arginare il cosiddetto overtourism in fondo il numero chiuso non dovrebbe più essere un argomento tabù.