Fonte: Metropolis
di Marco Milano
L’antica Roma vive ancora nella Grotta Azzurra di Capri. Nell’antro dai colori blu cobalto, simbolo da sempre dell’isola azzurra e ninfeo di Tiberio è stato recuperato un blocco calcareo lavorato, risalente probabilmente ai tempi romani. Il ritrovamento è avvenuto sui fondali della Grotta Azzurra su iniziativa della Soprintendenza Abap per l’Area Metropolitana di Napoli, con il soprintendente Mariano Nuzzo, i carabinieri del Nucleo Subacqueo con l’assistenza di quelli del Nucleo Tutela Beni Culturali. I componenti dello speciale team si sono immersi sui fondali della grotta e dopo una serie di operazioni hanno effettuato il recupero. Una volta riportato il reperto a galla, i militari hanno trasferito il blocco in piazzetta, nell’atrio del comune di Capri. La preziosa testimonianza, un blocco calcareo, probabilmente facente parte di storici arredi marmorei che ornavano il ninfeo di Tiberio, all’interno dello spazio aperto che conduce al palazzo municipale è rimasta custodita in attesa che la Soprintendenza disponga il trasferimento definitivo nel luogo che verrà individuato e destinato a sua collocazione permanente. Una nuova scoperta nella Grotta Azzurra, dunque, a distanza di qualche mese da un altro storico ritrovamento, ad una profondità di circa trentacinque metri di un’ancora litica mentre, all’interno della grotta, a circa venti metri di profondità, venne rilevata la presenza di una parte dell’orlo di un dolium risalente all’epoca romana. E ancora, sempre di recente, da registrare nella Grotta Azzurra anche il recupero di epoca neolitica di un manufatto in ossidiana preistorica. L’operazione consentì di rinvenire, stando ai rilievi eseguiti in zona, testimonianze sui fondali in un’area di grandi dimensioni, che avrebbero fatto parte del carico di una nave di epoca neolitica.