Fonte: Roma
di Pasquale Di Sauro
PREZZI AL DETTAGLIO Dai vecchi listini bisogna defalcare mille euro a metro quadrato, eppure Napoli resta più cara delle metropoli del Nord
Il mattone scende, ma reggono le residenze di lusso
NAPOLI. A Napoli il valore del mattone è in diminuzione, in dieci anni ha perso il 30%, i proprietari vedono calare il prezzo di circa mille euro a metro quadro, tuttavia il mercato immobiliare partenopeo mantiene un valore generale importante.
Il mattone perde valore ma i prezzi delle case restano comunque elevati. È il risultato di uno studio sulla situazione del mercato immobiliare di Napoli e provincia condotto da Immobiliare.it nell’ ambito del progetto “Un Caffè con Immo”, un ciclo di incontri che porta l’ azienda leader del settore a conoscere gli agenti del territorio che affrontano le sfide dei mercati locali.
La serie di eventi sul territorio italianoha fatto tappa a Napoli dove il mercato del mattone ha caratteristiche particolari. Se pure in decrescita decennale, considerata anche una popolazione urbana in riduzione e un contesto economico complesso, i prezzi degli appartamenti conservano valore se posti a confronto con quelli di altre città italiane.
Il motivo principale è che una parte cospicua del patrimonio immobiliare della città partenopea è storicamente rilevante riuscendo così a preservare il suo valore intrinseco. Così Carlo Giordano, Board Member di Immobiliare.it, commenta l’ evidenza tratta dallo studio condotto: «La città di Napoli, pur avendo assistito in questi ultimi anni ad un’ erosione del valore del suo patrimonio immobiliare, mantiene un prezzo al metro quadro, ad oggi oltre i 2.700 euro, che supera diverse, floride realtà del Nord Italia come Padova, Verona, Torino o Bergamo. Sul calo dei prezzi ha sicuramente pesato anche la costante emorragia di residenti, con tutta probabilità giovani che si spostano in cerca di migliori opportunità nelle metropoli del Centro e del Nord.
Tuttavia, se si guarda all’ affitto, anticipatore dei trend immobiliari, negli ultimi anni si evidenzia una costante risalita dei canoni, presagio di un prossimo recupero anche nell’ ambito delle compravendite».
Dati alla mano, una possibile ripresa nei prossimi anni è ipotesi concreta, con particolare ottimismo per il 2022 che sta per chiudersi. Il tutto giustificato anche da un indice di attrattività – risultato di un modello di analisi che si basa sulla distribuzione e densità delle ricerche promettente e in rialzo in alcune zone circoscritte della città. Vomero, Chiaia-Mergellina, Centro Storico e PosillipoMarechiaro, sono le aree più attenzionate dai cittadini partenopei per l’ acquisto di case.
Le richieste analizzate da Immobiliare.it Insights raccontano di una crescita di oltre il 20% nel secondo semestre del 2022 rispetto a tutto il 2021. Dai risultati emersi, anche un particolare che non sorprende: le ricerche degli utenti si concentrano principalmente nelle vicinanze delle principali linee metro e tramviarie del territorio comunale.
Discorso diverso per la provincia dove Immobiliare.it racconta di un mercato bloccato e in attesa. Il volume delle compravendite è in diminuzione anche se, come per Napoli, il valore delle case ha tenuto. Una delle spiegazioni a questa fase di “stallo” è quella del sottrarsi al rischio da parte dei proprietari di vendere il mattone ad un valore ridotto.
Carlo Giordano conclude: «A differenza del comune va anche evidenziato come la provincia di Napoli abbia due anime. Se l’ entroterra è sicuramente più soggetto alle normali logiche di mercato, la parte costiera e delle isole, che comprende località come Capri e Sorrento, riesce più facilmente a sottrarsi alle oscillazioni nei prezzi grazie ad un mattone di lusso che difficilmente conosce crisi ed anzi è sempre più considerato come un bene rifugio».