Anna Maria Boniello. Capri – Sul blocco del piccolo imbarcadero di Marina Piccola, che ieri mattina è stato al centro di una protesta da parte delle compagnie marittime di trasporto turistico che provengono dalla Penisola e dalla Costiera, il sindaco di Capri Gianni De Martino, dopo aver chiesto l’intervento delle Forze dell’Ordine, spiega i motivi che hanno portato l’amministrazione ad emettere ordinanza di divieto di ormeggio alle motobarche che trasportano i turisti dalla vicina costiera.
D: Un divieto di sbarco in piena stagione turistica, perché?
R: Perché la baia di Marina Piccola non può diventare un porto, è un piccolo approdo quasi naturale che deve essere utilizzato non come luogo d’ormeggio ma come punto di sbarco per piccoli natanti privati che devono rientrare a terra dopo il giro dell’isola o da uno yacht ormeggiato al largo.
D: Tre motonavi che trasportano a bordo massimo novanta passeggeri e che arrivano in alcune ore e ripartono il tardo pomeriggio sono in grado di provocare gravi problemi e disagi?
R: Sì, proprio perché arrivano concentrate tutte nelle stesse ore, e circa trecento persone che scendono a terra diventano quasi un piccolo esercito che grava sul sistema dei trasporti pubblici, ed in questo caso i pulmini che sono di dimensioni ridotte, e tutto ciò a scapito della popolazione residente e lavoratori che utilizzano i mezzi e sono costretti a sostenere lunghe code alle biglietterie o restare a terra in attesa della prossima corsa. Comunque siamo convinti che Marina Piccola non è la località adatta a questo tipo di sbarco turistico.
D: Il problema è quindi senza soluzione?
R: Io credo che ci siano altre alternative
D: E cioè?
R: Quelle previste dai regolamenti marittimi, che consentono di essere inseriti in un piano accosti elaborato dalla Capitaneria negli spazi d’acqua all’interno del porto commerciale di Marina Grande.