Anna Maria Boniello. Capri – Funerale in “stand-by” a Capri. Finisce in Procura con un esposto del Sindaco il paradossale episodio che ieri mattina ha tenuto banco sull’isola. Infatti per l’irreperibilità del responsabile di medicina necroscopica appartenente al Distretto 24 dell’Asl Napoli 1, il funerale di un’anziana caprese, fissato per le dieci è stato tenuto in sospeso per diverse ora in attesa dell’arrivo del sanitario addetto alla firma del certificato necessario per procedere alle esequie. Intanto nella casa dell’estinta E.C. di ottantatre anni, già alle ore 10.00, orario fissato sui manifesti listati a lutto ed affissi sui muri di Capri, si era radunata una folla di circa duecento persone fra familiari, amici e conoscenti dell’anziana donna che si era spenta domenica mattina. E nonostante l’arrivo del sacerdote, che rispettando le tradizioni isolane si è recato presso l’abitazione per benedire la salma prima di avviare le esequie, tra lo stupore di tutti, gli addetti delle pompe funebri non hanno potuto procedere a sigillare la bara perché alla documentazione mancava il certificato firmato dal sanitario di medicina necroscopica che attestava il decesso. Un’empasse burocratica dovuto all’assenza dall’isola del medico locale, in congedo per ferie, che gli uffici dell’Asl non avevano provveduto a sostituire non comunicando nemmeno agli uffici competenti del comune il buco nell’organico che si era venuto a creare. La situazione di stallo, oltre a provocare le vibrate proteste dei familiari della donna defunta ha creato un vivo disappunto tra le persone che erano scese a Marina Grande per seguire il feretro fino alla Chiesa di San Costanzo dove si doveva celebrare il rito funebre. E tra malumori e proteste la notizia è rimbalzata sino agli uffici comunali, provocando la dura reazione del Sindaco Ciro Lembo, che dopo aver chiesto spiegazioni ai vertici dell’Asl Napoli 1 non ha esitato ad informare del fatto il Comandante della Stazione dei Carabinieri di Capri e ad inviare un esposto di denuncia al Procuratore della Repubblica. Una nota infatti è partita dalla residenza municipale che oltre a rappresentare la vibrata protesta del Sindaco e della cittadinanza ha denunziato i gravissimi disagi che gli isolani sono costretti a vivere a causa della irreperibilità sul territorio di un sanitario che espleti anche l’incarico di responsabile della medicina legale. Visto il perdurare della situazione di stallo anche i familiari della donna defunta hanno palesato l’intenzione di sporgere denuncia nei confronti delle autorità dell’Asl inadempienti. L’empasse si è sbloccato solamente dopo mezzogiorno, quando si è saputo dell’arrivo di un medico legale dalla terraferma che si è recato presso l’abitazione dell’estinta, dove dopo aver constatato il decesso, ha stilato il certificato necessario all’inumazione. Un piccolo pezzo di carta che ha permesso ai titolari dell’agenzia di pompe funebri di procedere alle esequie che sono avvenute nel primo pomeriggio con il rito funebre nella chiesetta di San Costanzo. Il caso oltre ad aver provocato enorme scalpore sull’isola avrà sicuramente una sua coda giudiziaria.