Teodorico Boniello
CAPRI- Una tassa per soggiornare nelle caratteristiche strutture alberghiere del Comune di Capri a partire dal 1 Gennaio 2012. L’ ha deciso il Consiglio Comunale di Capri, che nella seduta di mercoledì 30 novembre, ha approvato il regolamento sull’imposta di soggiorno redatto dall’amministrazione comunale su proposta dell’assessore al turismo Marino Lembo, che entrerà in vigore dal prossimo 1 gennaio. La disciplina normativa è rivolta a tutte le strutture ricettive presenti sul territorio del comune, dalle cinque stelle agli una stella compresi bed and breakfast, affittacamere, residenza turistiche e case vacanza. Ogni struttura verserà, quindi, a partire dal 2012, per il soggiorno di un vacanziere una somma variabile dai cinque euro per le cinque stelle, ai quattro euro per le quattro stelle, tre euro per le tre, due ed una stella, per le altre categorie di strutture a due euro. Gli introiti saranno riconvertiti dal Comune, come prevede la legge, in interventi nel campo turistico. L’imposta di soggiorno prevista dal Comune isolano non è un caso isolato a livello nazionale, ma fa seguito alla decisione di numerosi città , sempre ad alta vocazione turistica, come Roma, Venezia e Firenze. Ad esprimere soddisfazione per l’approvazione del regolamento è stato il vicesindaco, assessore al Turismo Marino Lembo il quale ha affermato che “la tassa di soggiorno, cosi come istituita dalle nuove normative, resterà in vigore a quando non sarà autorizzata la tassa di sbarco, diretta alla globalità dei turisti, compresi quelli giornalieri, e non solo a chi alloggia presso una struttura turistica”. Contrario alla istituzione della tassa di soggiorno è stato il capogruppo del movimento di opposizione L’Onda, prof. Marzio Lembo che ha motivato il voto contrario del suo gruppo dichiarando che “nel momento di crisi l’imposta penalizza particolarmente gli operatori del settore alberghiero ed in particolare quelli delle categorie minori che soffrono maggiori difficoltà di gestione. Ed è per questo motivo che queste strutture alberghiere, importanti per l’economia isolana, andrebbero aiutate invece di essere penalizzati. La tassa di soggiorno inoltre penalizza” secondo i consiglieri di minoranza Marzio Lembo ed Enrico Romano “il turista residenziale che soggiorna nell’isola e che con questa tassa paga i danni prodotti dall’eccesso del turismo giornaliero. Rivedere le aliquote e limitare la tassa da giugno a metà settembre, è invece la proposta che è stata avanzata alla consulta intercomunale, ancor prima del voto del consiglio comunale, dai presidenti di Federalberghi Sergio Gargiulo e di Capri Excellence Gianfranco Morgano, che hanno chiesto al comune di rivedere le tariffe delle aliquote giornaliere fissate dall’imposta che scatterà a Capri dal 1 Gennaio in poi, e limitare l’imposta di soggiorno solo nei mesi dell’alta stagione. “Ciò” dichiarano i presidenti delle associazioni di categoria “per andare incontro sia al turismo congressuale che a quel flusso di vacanzieri che scelgono di trascorrere sull’isola la loro vacanza in primavera e autunno”.