(da Il Mattino del 11.2.11) Anna Maria Boniello. Capri – Le poste di Capri si apprestano a diventare un caso nazionale. Il Senatore del PdL Vincenzo Fasano ha presentato ieri un’interrogazione al Ministro per lo Sviluppo Economico Paolo Romani per chiedere un suo autorevole intervento per riportare alla normalità il servizio postale sull’isola azzurra. Da svariati mesi infatti i cittadini di Anacapri non ricevono la loro corrispondenza ed addirittura persino la posta assicurata o raccomandata non viene recapitata. Un caso analogo a quello di Capri, che era già rimbalzato all’attenzione delle cronache, e che vede l’isola intera, con i suoi due comuni Capri ed Anacapri, al centro di disfunzioni e disservizi che provocano in qualche caso serissimi danni, specie quando si tratta di mancati pagamenti, a causa delle bollette che non vengono recapitate, e causano oltre allo stop dell’erogazione, anche il danno di pagamenti maggiorati dovuti alle more imposte dal ritardo di pagamento. A sollevare il caso che avrà eco in Parlamento sono stati i Consiglieri di minoranza Tiberio Brunetti, Antonio De Turris, Gennaro Arcucci e Giuseppe Vacca del gruppo di Rinascita Anacaprese, che si sono rivolti al Senatore Fasano per chiedere un suo autorevole intervento al Ministero interessato. Il mancato recapito della posta sull’isola ormai ha assunto dimensioni enormi, tanto che ha portato gli stessi destinatari a recarsi all’Ufficio Postale di Anacapri, dove “fra un cumulo di sacchi di posta lasciati abbandonati all’interno dei locali destinati allo smistamento” denuncia nella sua interrogazione l’On. Fasano “hanno provveduto a ricercare personalmente la propria corrispondenza.” Ma la denunzia del parlamentare ha messo in luce anche un altro aspetto : non solo la posta viene sistematicamente consegnato in ritardo, con qualche mese di distanza dall’arrivo degli uffici, ma in alcuni casi non viene recapitata affatto, o in caso di raccomandate viene incautamente lasciata all’esterno delle abitazioni, restando esposta alle intemperie con il rischio di essere danneggiata, smarrita o letta da persone diverse dai destinatari. Tutto ciò, secondo il documento inviato al Ministero, configura l’ipotesi di interruzione di pubblico servizio, e se tale ipotesi venisse confermata si dovrebbe risalire agli eventuali responsabili per mettere in atto i provvedimenti del caso.