Anna Maria Boniello. Capri – Sarà abbattuto lo steccato in legno che è stato posto da privati ai margini della loro proprietà lungo il sentiero che dall’Arco Naturale conduce alle Grotte del Fieno. A stabilire la rimozione, ieri mattina è arrivato un primo atto ufficiale, quello della notifica ai proprietari dell’ordinanza di demolizione firmata dall’architetto Mario Cacciapuoti e dall’ingegner Salvatore Rossi, funzionari dell’Ufficio Tecnico comunale, che hanno ordinato ai proprietari della proprietà sita in via Arco Naturale 13 di rimuovere le opere abusive e ripristinare l’originario stato dei luoghi, quello cioè in cui era consentito l’accesso al sentiero attualmente sbarrato. Il caso, che era stato sollevato dall’associazione ambientalista Percorsi e Sentieri dell’isola di Capri, sta suscitando enorme clamore non solo tra gli abitanti della zona, ma anche tra i tanti appassionati della natura e tra i rappresentanti di associazioni naturalistiche, e tra queste Legambiente. Ieri, non appena appreso dell’ordinanza, il presidente di Percorsi e Sentieri di Capri, Luigi Farella, che ha sollevato il caso, ha inviato una lettera al sindaco Ciro Lembo ed all’assessore all’urbanistica Marino Lembo comunicando la disponibilità della propria associazione e di tutti gli associati, anche in sinergia con altre organizzazioni culturali, ambientalistiche e privati cittadini per adoperarsi a proprie spese ed effettuare una prima e radicale pulizia della strada, ormai chiusa da tempo e quindi invasa da sterpaglie ed erbacce per consentire una migliore fruizione del sentiero ed un’immediata riapertura del percorso, specialmente in prossimità della stagione primaverile, quando insieme agli abitanti della zona e gli isolani, i sentieri vengono attraversati da turisti sempre alla scoperta delle bellezze naturali nascoste dell’isola. Per rendere possibile però tale attività è importante che il comune rimuova con personale proprio lo sbarramento che è stato effettuato dai proprietari della casa con le barriere in legno e riporti il piano altimetrico della rampa di scale alle quote preesistenti. Un intervento necessario che può essere fatto solo dall’ente pubblico e quindi dal comune, per consentire finalmente di poter riaprire tutto il sentiero e accedere così dal belvedere dell’Arco Naturale alle Grotte del Fieno, un complesso di grotte carsiche, di cui l’isola è ricca, che si trovano tra le rocce della costa che va dalla Grotta Bianca al pianoro di Tuoro Piccolo, che traggono il nome dall’usanza da parte degli antichi contadini di adibirle a deposito di fieno da dare agli animali, vista la loro posizione riparata ed ad una certa altezza dal mare. Ma il caso del sentiero dell’Arco Naturale non è unico: l’isola, col passare degli anni, ha già subito perdite importanti sotto il profilo paesaggistico come il belvedere di Unghia Marina e quello del Castiglione. Piccoli belvedere che nell’arco degli anni sono entrati a far parte integrante di patrimoni privati che oggi sono appannaggio dei fortunati proprietari ed inquilini di queste ville che sono state costruite nei luoghi più suggestivi e belli dell’isola e da dove si possono godere scorci di eccezionale bellezza, proprio come quelli che si possono ammirare dal belvedere dell’Arco Naturale, quello attualmente raggiungibile dal pubblico e l’altro antico il cui accesso è interdetto dalla staccionata in legno.