Anna Maria Boniello
CAPRI. Vanno a ruba gli antichi sentieri. L'appropriazione, all'interno delle proprieta private, di quelle che un tempo erano le uniche vie di collegamento di località impervie e lontane dal centro abitato è il fenomeno segnalato dall'associazione naturalistica ed ambientalistica Percorsi e Sentieri di Capri. Il presidente Luigi Farella ha depositato in Comune una relazione in cui si denuncia addirittura l'alterazione delle mappe catastali, e negli ultimi mesi perfino eliminato e privatizzato un tratto della strada comunale che porta all'Arco Naturale. Indirizzato al sindaco Ciro Lembo ed all'assessore all'urbanistica Marino Lembo l'esposto è supportato da documentazioni fotografiche storiche e da rilievi effettuati nelle mappe comunali da cui risulta che la stradina, che consentiva l'accesso alle Grotte del Fieno, immediatamente alle spalle del belvedere dell'Arco Naturale, oggi è completamente privata e l'accesso alle grotte è inibito. «È in corso quindi – scrivono gli ambientalisti – un vero e proprio tentativo di appropriazione della strada da parte di pri-ati, che interdice l'accesso alle citate grotte di straordinaria bellezza, così come vieta di arrivare al belvedere esistente che è ubicato proprio di lato ad un'abitazione privata». Eppure il Comune di Capri ha varato da tempo un progetto di recupero dei sentieri e dei percorsi storici, tra cui quest'ultimo che congiunge la zona dell'Arco Naturale al promonto-rio di Vanassina, nella parte alta di Tiberio che prevede anche di valorizzare il percorso che conduce alle Grotte
del Fieno. Si tratta di un complesso di grotte carsiche che si trovano a mez-za costa tra la Grotta Bianca, il pianoro di Tuoro Piccolo, Torre Borselli per finire sui pizzi di Vanassina. Un progetto ambientale importante che l'amministrazione, atiraverso l' assessore all'urbanistica Marino Lembo, sta portando avanti proprio per il ri-pristino dell'antica sentieristica ca-prese. Sono subito partiti gli accertamenti e le ispezioni da parte dei tecnici del Comune che hanno accertato la chiusura della stradina dell'Arco Naturale con apposizione di barriere in legno e alterazione del piano alti-metrico della rampa d'accesso. I tecnici hanno anche scoperto una telecamera di videosorveglianza volta a scoraggiare il passaggio dì persone nella via chiusa al passaggio pubblico. L'ufficio tecnico ha concesso ai proprietari dell'immobile che hanno effettuatola chiusura abusiva, 90 giorni di tempo per il ripristino dello stato dei luoghi e la riapertura al pubblico del sentiero dell'Arco Naturale.