Anna Maria Boniello. Capri – A rischio i collegamenti marittimi nel golfo se non verrà cancellata l’addizionale IVA che grava sul carburante. Ad annunciarlo sono stati gli armatori delle compagnie di navigazione aderenti all’ACAP Medmar, Snav, Alicost, Navigazione Libera, Alilauro Gruson, Alilauro Spa, Servizi Marittimi Giuffrè Lauro, che effettuano i collegamenti via mare con le isole del Golfo, Capri, Ischia e Procida. Un traffico di migliaia di passeggeri al giorno e nei mesi invernali in gran parte pendolari, studenti, professionisti che utilizzano per i loro spostamenti le vie del mare. La querelle è nata a seguito dei dubbi sollevati dalla recente normativa che contiene all’interno una norma con la quale verrebbero esclusi dall’esenzione dell’IVA sui rifornimenti di carburante gli scafi adibiti all’esercizio di trasporto pubblico marittimo locale. Poche parole che aboliscono di fatto la precedente normativa comunitaria del 2006 dove venivano esentate dal pagamento dell’IVA insieme alla navi adibite alla navigazione in alto mare anche quelle destinate all’esercizio di attività commerciali ed al trasporto pubblico locale proprio come i mezzi che navigano nel golfo. La risposta degli armatori delle compagnie che navigano nel golfo è arrivata ieri puntuale : una lunghissima nota è partita dalla sede dell’ACAP a firma del Presidente Emanuele D’Abundo e del Direttore Salvatore Ravenna per denunziare il gravissimo stato di difficoltà nel quale si verranno a trovare le loro compagnie che, se non si trova una via d’uscita, potrebbero rischiare addirittura il fallimento. L’IVA del 21% sul carburante non può essere assolutamente scorporata e nemmeno le compagnie intendono rivalersi sui passeggeri aumentando le tariffe dei biglietti. Del caso è stato interessato il Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Monti, il Presidente della Giunta della Campania Stefano Caldoro e l’Assessore ai Trasporti Sergio Vetrella. Informati anche il Prefetto di Napoli Andrea De Martino, le organizzazioni sindacali e l’ufficio IVA dell’Agenzia delle Entrate. Enti ed istituzioni a cui è stato affidato il compito di dare una corretta interpretazione della legge con un loro intervento decisivo per ripristinare l’equità del sistema IVA. Le compagnie di navigazione nel denunciare la problematica annunciano anche che le loro società non sono in grado di fronteggiare i costi carburante gravati da un’IVA del 21% non avendo coperture finanziarie e patrimoniali nei loro bilanci. Si intravedono quindi giorni di crisi all’orizzonte anche perché le compagnie hanno annunciato che a partire dal 10 Febbraio saranno costrette a tagliare le corse garantendo solo i servizi essenziali, mentre dal 15 Marzo, se non si troverà una soluzione saranno costrette a cessare completamente il servizio.